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miércoles, 24 de enero de 2018

Mortui vivos docent (I morti insegnano ai vivi)


Giuseppe Verdi ritratto da Giovanni Boldini, 1886

Monito di Fabio Viganò

Dicevano Roma ladrona. Poi si è scoperto che a essere ladri erano loro! Non solo: rubavano persino ai loro iscritti.
Poi, in vista delle elezioni, è scomparso il sacro Po con le sue acque taumaturgiche, dai poteri miracolosi forse, ma oscure. Acque da sempre paragonate all’Olimpo. È scomparsa persino la dicitura Nord.
L’inno di Mameli è divenuto “ridicola marcetta” per politici dalla cravatta verde. Be', almeno hanno smesso di scomodare Verdi, che immagino si rivolti ancor oggi nella tomba. Hanno persino smesso di dichiarare la secessione.
Agiscono - starei attento - in nome dell’Italia! La stessa che hanno derubato per interessi personali.Lo dicono, almeno in primo grado, le sentenze dei tribunali. Dopo il giudizio “in nome del popolo italiano”, si leva il fumus persecutionis contro magistrati e giudici che rappresentano l’Italia.
L’Italia che farebbe bene a promuovere una class action legale contro codesti galantuomini. La Padania è però scomparsa. Sarò di certo inserito nella prossima “pulizia etnica mirata” che hanno propugnato verbalmente. Chiederò asilo politico al Cile, nelle figure di Antonio Skarmeta e Luis Sepulveda. Forse mi vorranno…
Gente come noi, si sa, meglio perderla che  trovarla: non rubano e, in Svizzera, restituiscono persino i soldi delle eccedenze delle tasse pagate!
Codesti galantuomini hanno avuto il fegato - probabilmente alla veneta - di elogiare il Fronte di Liberazione Nazionale Corso in Francia. Hanno detto, costoro, che il popolo padano (di cui farei parte anch'io, ma ora me ne vado in Cile) auspicherebbe la loro autonomia. Vi siete mai chiesti cosa facciano gli eredi di Pascal Paoli all’alba del duemila? Ve lo dico, prima di imbarcarmi per Madrid, quindi Santiago del Cile.
Trafficano in droga, trafficano in armi, sequestrano persone, sparano alle Prefetture e alle stazioni della Gendarmerie. Inoltre si sta sviluppando un’alleanza nazionalista-mafiosa: parrebbe che ”le propriètaire de Cavallo, Lauricella, n’est autre que le trésorier de la puissante famille sicilienne des Santapaola. Il propose de financer tous les projets économiques  qui fleurissent  à cette  époque. Ce sont autant de moyens, pour la Mafia sicilienne, de blanchir l’argent de la drogue.” (Pour solde de toute compte, di Jean-Michel Rossi e François  Santoni).
Personalmente non mi sono mai identificato in persone di siffatta specie e mi rifiuto di credere che i lombardi e gli italiani abbiano qualcosa da spartire con costoro. D’altro canto per qualcuno di loro la ’ndrangheta, nella padanissima Lombardia, non esisteva! Frottole. Chiedetelo ai ROS dell’Arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato e alle Guardie di Finanza.
Ora, scusate, ma rischio di perdere l’aereo. Non vorrei finire in cenere. Vi ho avvisato: rischiate di rimanere, dopo gli austriaci, succubi di un ben più subdolo tiranno.
Un ultimo monito prima di partire: ”Mementote!” La prossima volta vi parleranno dalla finestra di Piazza Venezia a Roma. A proposito, attenti alla “razza bianca” che rischierebbe - secondo qualcuno - di essere sopraffatta da altre etnie.
Ora vi saluto e decollo. Il Cile mi aspetta! Hasta luego, mia bella… ciao!

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