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domingo, 12 de noviembre de 2023

Vita da pulp - La festa degli assassini

Foto di Stefano Di Marino, 2013

Riflessioni di un celebre scrittore ignoto di Andrea Carlo Cappi 

Un paio di ricorrenze di una certa importanza per la letteratura di genere italiana e, in particolare, quella milanese.
Trent'anni fa a Milano, lo scrittore Andrea G. Pinketts si faceva portabandiera della Scuola dei Duri, per dare un punto di riferimento ad autori e autrici dediti alla narrativa poliziesca e criminale nel capoluogo lombardo. Il modello, dichiarato, era il Gruppo 13 creato a Bologna da Carlo Lucarelli e Alda Teodorani reclutando come sommo nume tutelare Loriano Macchiavelli. Il mystery nazionale godeva del sostegno de Il Giallo Mondadori, che da tempo aveva istituito il Premio Alberto Tedeschi (intitolato al fondatore della collana) per il giallo italiano di ambientazione italiana e pubblicava in appendice racconti di autrici e autori italiani: come raccontavo giorni fa, la mia prima apparizione in quella collana fu appunto un racconto pubblicato a metà ottobre 1993. Ma, salvo rare eccezioni, il pubblico guardava ancora con sospetto la produzione made in Italy.
Milano, in quel periodo al centro del tifone di Tangentopoli - termine ideato dal giornalista e scrittore (noir) Piero Colaprico - aveva già come cantori nel passato Giorgio Scerbanenco e nel presente Renato Olivieri, il creatore del commissario Ambrosio. Ma aveva bisogno della spinta di Andrea G. Pinketts, che si sarebbe concretizzata in un concorso letterario e nell'antologia Crimini - Milano Giallo-nera edita da Stampa Alternativa nel 1994, sotto forma di un cofanetto contenente vari fascicoli "millelire", ognuno con due racconti. A quanto ricordo, quella fu la prima raccolta di racconti milanesi di autori vari.

Dieci anni fa, proprio in questi giorni, usciva un'antologia volta a far rivivere lo spirito della Scuola dei Duri, celebrandone il ventennale: il 12 novembre 2013 si presentava Un giorno a Milano, primo volume della collana "Calibro Nove" del marchio Novecento di Laurana Editore.
L'idea di una nuova raccolta di racconti inediti di giallo-noir milanese era nata poco tempo prima nel corso di una serata di Borderfiction Eventi all'Admiral Hotel di Milano, con ospite Paolo Roversi, che sarebbe di lì a poco divenuto direttore della collana. Data la mia esperienza come curatore di antologie, avevo ricevuto io l'incarico di occuparmene. E, doverosamente, era toccato ad Andrea G. Pinketts il compito di scriverne la prefazione. Non volevo limitarmi a riunire banalmente un certo numero di racconti ambientati a Milano, sicché avevo optato per una formula particolare, intuibile dal titolo: tutte le storie erano ambientate lo stesso giorno, nell'arco di ventiquattr'ore, con personaggi ed eventi che in qualche modo interagivano tra un racconto e l'altro. Le diverse vicende costituivano il "romanzo" di una giornata noir in città.
Il successo fu tale che non solo il volume raggiunse il primo posto nella classifica delle antologie italiane più vendute, ma l'editore giudicò opportuno realizzarne un seguito: un anno dopo uscì quindi Una notte a Milano. Riprendendo la formula del libro precedente, stavolta il "romanzo" di racconti interconnessi si svolgeva nell'arco di un'unica nottata, tra il 12 e il 13 novembre. Come frase in copertina, Pinketts scrisse che, se il 2 novembre era il giorno dei morti, il 12 novembre era la festa degli assassini. Da notare che i racconti di Francesco G. Lugli presenti nei due volumi avrebbero generato un vero e proprio universo, chiudendo il cerchio con il suo romanzo La solitudine del Minotauro, edito da Laurana nel 2023, che ne completa le trame.

Lo spirito della Scuola dei Duri continua dunque ad aleggiare sulla città e ogni tanto ritorna sotto forma di libri di carta e digitali. Un giorno ai tempi della pandemia, durante una telefonata con la giornalista e scrittrice Albina Olivati, ci è venuta l'idea per una nuova antologia milanese. Stavolta ho scelto una formula diversa: ripercorrere la Milano noir con un racconto per ogni decennio, dagli anni '50 a oggi. Con un ospite d'accezione: Giancarlo Narciso ha partecipato con un racconto (autorizzato) di cui è protagonista Duca Lamberti, il personaggio creato da Gorgio Scerbanenco, ambientato a fine anni '60 nei giorni di Piazza Fontana. La raccolta, pubblicata da Borderfiction Edizioni nel novembre 2021, si intitola Menegang - Milano noir dagli anni '50 a oggi ed è disponibile sia in volume cartaceo sia in ebook su Amazon.
Qualche decennio fa, nonostante certi gloriosi sceneggiati e la stagione cinematografica del thrilling made in Italy e del poliziottesco negli anni '70, al pubblico procurava una strana sensazione che in un libro giallo/noir si trovassero ambientazioni italiane; mentre ora - come osserva Francesco G. Lugli - c'è interesse nel leggere di luoghi noti a chi vive in una città, ma raccontati anche per chi non ci vive da autrici e autori che li conoscono bene e riescono a trasmetterne le sensazioni.
Tuttavia ancora adesso, presso alcune case editrici, vige la convinzione che da noi non si possano ambientare "certe storie" in quanto "poco credibili": ricordo che Stefano Di Marino, che ne scriveva già dal 1990, trovò qualche reticenza negli anni Duemila quando ideò la saga milanese di Gangland; alla fine quelle storie trovarono casa presso Segretissimo Mondadori con le altre avventure de Il Professionista. Eppure qualcuno pensa tutt'oggi che in Italia - tra pizza, sole e mandolini - non ci sia posto per storie cupe e realistiche, senza commissari buonisti, allegri marescialli e simpatici parroci di provincia. Ma da quanto sento in giro - sarà per il cambio climatico - mi sembra che questa convinzione cominci finalmente a vacillare.

Continua...




Andrea Carlo Cappi (Milano, 1964) ha esordito sulle pagine de Il Giallo Mondadori nel 1993. Da allora ha pubblicato una sessantina di titoli tra romanzi, raccolte di racconti e saggi, presso alcune delle maggiori case editrici italiane e qualcuna delle peggiori. Editor, traduttore, consulente editoriale, all'occorrenza è anche sceneggiatore, fotografo, illustratore, copywriter (di se stesso) e videomaker. È direttore artistico del Premio Torre Crawford. Per Delos Digital cura la collana in ebook Spy Game.

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