Riflessioni di un celebre scrittore ignoto di Andrea Carlo Cappi
L'editoria ha da sempre bisogno di etichette. Quando ancora si usciva in libreria, cosa che oggi non capita a tutti, un'autrice o un autore di genere dovevano essere classificati, in modo che i loro libri fossero collocati negli scaffali opportuni... purché esistessero. Tra il 1997 e il 1998 pubblicai un paio di thriller "young adult", ma in molte librerie la categoria non era ancora contemplata, sicché quei due titoli, quando ero fortunato, si trovavano nel normale settore "gialli"; quando non lo ero finivano - con le loro cupe immagini in bianco e nero su copertine nere - in mezzo a coloratissimi libri per l'infanzia con gattini e coniglietti, dove mamme e papà non li avrebbero mai acquistati per i loro pargoli.
Tuttavia non sempre chi scrive narrativa popolare si occupa di un solo genere. Giorgio Scerbanenco nacque come autore "rosa", viene riconosciuto oggi come il padre del noir italiano, ma scrisse anche fantascienza. Isaac Asimov, come ben sapevano i lettori della mondadoriana Urania, fu uno dei più importanti autori della letteratura di fantascienza; ma, oltre ad averla occasionalmente mescolata con il mystery, pubblicò un paio di vere e proprie detective stories, apparse in Italia ne Il Giallo Mondadori. Il romanziere bestseller (oltre che sceneggiatore e regista) Michael Crichton creò il mondo di Jurassic Park - e non solo quello - ma firmò sotto vari pseudonimi un buon numero di thriller.
Tuttavia anche all'interno di un singolo genere può capitare che autrici e autori prolifici passino da una sfumatura all'altra. Se si nomina Agatha Christie (che, oltre a qualche occasionale racconto gotico, firmò anche romanzi rosa sotto lo pseudonimo di Mary Westmacott) si pensa subito al whodunit, ovvero al più classico romanzo di indagine. Nondimeno, la regina del giallo ha pubblicato anche un discreto numero di spy stories. Quando si ha una fantasia iperattiva, non la si può imbrigliare in un unico genere.
Questa lunga premessa serve solo a introdurre una questione personale: "Chi sono io?" Per i lettori di Martin Mystère sono l'autore delle storie non a fumetti del detective dell'impossibile. Per gli appassionati di Diabolik & Eva Kant sono lo scrittore dei romanzi originali con la coppia criminale, cui si sono aggiunti quelli basati sui film dei Manetti bros e, ultimamente, un racconto lungo con personaggi "prima di Diabolik" che spero abbia anche dei seguiti. Ho scritto racconti e romanzi tra il giallo e il noir, ma anche storie horror, racconti umoristici, di fantascienza e fantasy (altro genere che ha un'infinità di declinazioni). Per i fan di James Bond sono stato a lungo il principale traduttore delle storie di 007 e l'autore di numerosi saggi in proposito.
Trovare una definizione precisa è piuttosto difficile. Quando una decina di anni fa Canale 5 mi chiamava al mattino per fare da opinionista sul delitto del momento, cioè parlare di un caso in base alle pochissime notizie rese note dai media, ero etichettato come "giallista".
Ma, se è vero che Agatha Christie è stata uno dei fondamenti della mia educazione al giallo, la mia principale vocazione è la spy story. Ho raccontato spesso che la mia iniziazione al thriller fu la visione all'età di sei anni di Agente 007 - Licenza di uccidere e Intrigo internazionale di Alfred Hitchcock. Fu allora che decisi di diventare uno scrittore, in particolare di romanzi di spionaggio. Quindi, se proprio si deve trovare un'etichetta, quella che prevale è "autore di spy story". Dopotutto, ne stanno uscendo diverse proprio in questi giorni.
Già disponibile in ebook e prossimamente distribuito in edizione cartacea in edicola, c'è il mio ventiduesimo romanzo di spionaggio in Segretissimo, che per chi non la conoscesse e la storica collana di Mondadori dedicata a questo filone, pubblicata ininterrottamente dall'ottobre 1960. Si tratta dell'inedito Sickrose - Bandida, imperniato sulla free-lance boliviana di origine irlandese Rosa Kerr, già apparsa in numerosi episodi della mia serie Nightshade e negli ultimi due anni protagonista assoluta di Sicaria e Matadora. Da sabato 4 novembre, nella collezione dedicata da Oakmond Publishing al mio ciclo noir-spionistico denominato "Kverse", sarà in vendita su Amazon in cartaceo e ebook la riedizione di un romanzo del ciclo di Medina, dal titolo Persecutor, già pubblicato in Segretissimo nel 2014.
Inoltre quest'anno è ripresa da Delos Digital la collana in ebook Spy Game - Storie della Guerra Fredda, per la quale nel 2019 fui reclutato come scrittore dal suo ideatore Stefano Di Marino e di cui ho ereditato la direzione: oltre a curare gli episodi scritti da autrici e autori vari (l'ultimo uscito è Abn'awah-Lo sciacallo di Valentina Di Rienzo, nuova brillante firma del thriller italiano), continuo a scrivere la mia serie, una continuing story che il 20 novembre 2023 arriva all'undicesimo episodio, La trappola di Synok.
Di questo e altro si parla sabato 4 novembre 2023 alle 16.30 all'Albergo Due Fiumi di Sacile (Pordenone) in un pomeriggio di vino (in degustazione) e spionaggio (a partire dal mio romanzo Ladykill). Se siete da quelle parti, ci vediamo lì!
Continua...
Andrea Carlo Cappi (Milano, 1964) ha esordito sulle pagine de Il Giallo Mondadori nel 1993. Da allora ha pubblicato una sessantina di titoli tra romanzi, raccolte di racconti e saggi, presso alcune delle maggiori case editrici italiane e qualcuna delle peggiori. Editor, traduttore, consulente editoriale, all'occorrenza è anche sceneggiatore, fotografo, illustratore, copywriter (di se stesso) e videomaker. È direttore artistico del Premio Torre Crawford. Per Delos Digital cura la collana in ebook Spy Game.
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