Riflessioni di un celebre scrittore ignoto, di Andrea Carlo Cappi
In Italia si pubblicano oltre settantacinquemila libri ogni anno. Di questi, pochissimi titoli in edizione cartacea sono davvero visibili. Lasciamo perdere le case editrici a spese dell'autore (o quelle che si comportano come tali anche se affermano il contrario). Ai libri delle case editrici vere capita quanto ho descritto nelle ultime puntate di questa serie di articoli. In sostanza, le librerie diventano il luogo in cui il tuo libro non è venduto, nemmeno se qualcuno lo chiede.
Sicché l'unico modo di acquistarlo è dalla casa editrice, se vende direttamente, o dalle librerie online, come la celebre IBS. Già quindici anni fa, nella pubblicità dei libri della casa editrice di cui ero direttore editoriale, facevo inserire l'indirizzo Internet di IBS, perché spesso non si potevano trovare altrove. Plaudo oggi all'iniziativa di www.bookdealer.it che unisce librerie indipendenti in un'attività di vendita online, dopo essere state penalizzate dalla chiusura da pandemia nella primavera 2020.
Ma ecco che il Paladino di turno si scaglia contro l'acquisto di libri online, perché, dice, "penalizza le librerie di quartiere". Il Paladino evidentemente ha sotto casa una libreria di quartiere, che tiene solo i libri che piacciono a lui. Oppure chiama "libreria di quartiere" la vasta libreria di catena in centro città, sotto il suo superattico. Oppure ancora non compra libri, ma vuole solo dare fastidio.
Peccato che ci siano quartieri che non hanno librerie di quartiere. E che ci siano località in cui non esistono proprio le librerie (e, in periodo di zone arancioni e rosse, a volte non si possa uscire dal proprio Comune per andare in quello in cui ce n'è una). Peccato soprattutto che a volte, come ho spiegato di recente, nella libreria di quartiere o nella libreria di catena, sia impossibile acquistare il tuo libro.
Ma al Paladino non interessa che la libreria online fornisca un servizio che non sempre le librerie fisiche possono o vogliono fornire. Né gli interessa che la libreria online crei posti di lavoro né più né meno di una libreria fisica.
Il Paladino non sa che esisti, nondimeno si adopera affinché nessuno possa leggere quello che scrivi e che si può acquistare quasi esclusivamente online.
La libreria online è diventata il mercato principale di case editrici oneste, finora costrette a sprecare soldi in carta per stampare copie che non vengono distribuite, tantomeno vendute, e a pagare l'affitto di magazzini in cui conservarle.
La libreria online permette anche l'autopubblicazione a chi preferisce fare a meno di un editore e non vuole incorrere in sfruttatori o truffatori (sperando che il libro, non passando attraverso una casa editrice, non sia raffazzonato ma realizzato in modo serio e professionale).
Ma ora esiste un'alternativa che permette a case editrici oneste di usare lo stesso sistema, di risparmiare sulla carta e di evitare di dissanguarsi con l'affitto di magazzini, stampando solo le copie effettivamente vendute.
Un noto rivenditore online, già presente nel mercato dell'autopubblicazione, ha inventato infatti un sistema per stampare direttamente i libri per conto di case editrici, renderli disponibili come se fosse un distributore alle librerie che ne facciano richiesta (ma sappiamo che non la faranno) e soprattutto consegnarli direttamente, attraverso la sua vastissima rete, a casa di chi li vuole.
D'un tratto il tuo libro potrebbe essere finalmente comprato e letto! Il rivenditore-distributore rende oltretutto possibile l'acquisto in ogni parte del mondo in cui è presente una sua filiale.
Si chiama Amazon.
Ma a questo punto il Paladino lancia un grido e chiama a raccolta tutti gli altri fedeli commilitoni. Loro sanno che Amazon è la perfida Congrega che ha ucciso Kennedy, cosparso di Scie Chimiche il cielo (da cui, suppongo, deriva la celebre espressione "Ma non cielo dicono!") e, naturalmente, diffuso il Covid-19 con il 5G per tenerci a casa e farci ordinare tutto su Amazon.
Sgomitando, in testa ai Paladini si pone anche un noto Politico che, ruotando vorticosamente il rosario nell'aria, tuona contro lo Straniero. In fondo ha le sue ragioni (che la ragione non comprende): dopotutto Amazon, oltre che agli italiani, dà lavoro anche a un sacco di immigrati; e poi non paga le tasse in Italia, le paga altrove (a proposito, signor Politico, quei quarantanove milioni di euro che lei avrebbe dovuto restituire?)
L'iniziativa ha persino un supporto intellettuale: c'è pure chi scrive e chi pubblica libri contro Amazon... e naturalmente li vende su Amazon, perché non sono scemi: i libri si vendono dove si possono comprare.
Questa, che vi piaccia o no, è la nuova frontiera. Ci sono libri che altrimenti non sarà più permesso leggere e che quindi non sarà più consentito scrivere, pubblicare o ripubblicare quando diventano introvabili. Ve lo dice un autore che ha al suo attivo libri di successo - da decine di migliaia di copie - che poi divengono irreperibili come se fossero stati proibiti dall'Inquisizione; uno che ama i libri di carta, tanto da averne la casa stracolma; uno che ha fatto il libraio, per quanto possibile, come si dovrebbe fare e come qualcuno si sforza ancora di fare. Le librerie in cui si sa come lavorare possono e devono sopravvivere, ma una cosa non esclude l'altra.
Nondimeno l'armata dei Paladini salta sul carrozzone e sotto Natale propaganda la lotta contro Amazon, la quale invece potrebbe portare a casa di lettrici e lettori (e persino nelle librerie fisiche) anche il tuo libro. E, non ve lo nascondo, alcuni dei miei che si possono acquistare solo in quella sede.
Coloro che oggi gridano che "si stanno limitando le nostre libertà" non si rendono conto che una delle vere cause sono loro stessi. Sono loro la vera Congrega. Non hanno nemmeno bisogno di bruciare certi libri, come facevano i loro predecessori del Terzo Reich, perché c'è un modo più semplice per farli sparire.
Combattete questa gente, comprando anche quello che non vuole farvi leggere.
Continua...
Andrea Carlo Cappi (Milano, 1964) ha esordito sulle pagine de Il Giallo Mondadori nel 1993. Da allora ha pubblicato una sessantina di titoli tra romanzi, raccolte di racconti e saggi, presso alcune delle maggiori case editrici italiane e qualcuna delle peggiori. Editor, traduttore, consulente editoriale, all'occorrenza è anche sceneggiatore, fotografo, illustratore, copywriter (di se stesso) e videomaker.
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