Reportage e fotografie di Andrea Carlo Cappi
Ho incontrato i suoi personaggi quattro mesi fa per le strade del centro storico di Palma de Mallorca, ma non ho fatto in tempo ad approfondire l'argomento e a scriverne se non ora, a solo un fine-settimana dalla fine della sua esposizione pubblica e gratuita in una città sempre più vivace anche sul piano dell'arte contemporanea condivisa.
L'artista visivo e scultore Julian Opie, nato a Londra nel 1958 e attivo dal 1982, si ispira alla segnaletica stradale e alla sintesi del logo per esprimere ritratti ridotti all'essenziale, architetture condensate in profili e figure che richiamano quelle dei geroglifici egizi riadattate ai nostri tempi. La sede principale di questa sua mostra è La Lonja (o "Sa Llotja" nella lingua locale, il balearico-maiorchino), ovvero la loggia dei mercanti, costruzione gotica del XV secolo.
Nella piazza all'esterno torreggiano "Julia" e "Joshua" (2024), figure in acciaio galvanizzato su base di cemento (foto in apertura e sopra).
All'interno di Sa Llotja si incontrano sul lato destro i "ritratti" in cemento di Nethaneel, Jiwon, Charles ed Helena (2023, foto sopra).
Al centro di Sa Llotja vediamo le torri "Universidade", "Estrela", "Se de Averio" e "Ildefonso" (2020, foto sopra), che ritroviamo sotto forma di vessilli in poliestere oscillanti al vento nella collezione "Portuguese Towers" esposta invece poco lontano, nel cortile di Casal Solleric sul Passeig d'Es Born (video sotto).
All'esterno, nella vetrina di Casal Solleric, vediamo invece animarsi le figure di "Daytime" (2021), cui si aggiungono le immagini double face di "Coffee" (2021) vicino alle Sfingi del Passeig d'Es Born, nei pressi di Plaça Reina, e di "Trotting Horse" (2023) lungo il Passeig de Segrera, a un passo da Sa Llotja.
L'esposizione - patrocinata dal Govern de les Illes Baleara e dall'Ajuntament de Palma, con la collaborazione della Galeria Mario Sequeira, che rappresenta l'artista in Portogallo - ribadisce non solo quanto Sa Llotja sia preziosa anche come spazio per mostre oltre che come opera architettonica in sé, ma anche il ruolo persistente di Casal Solleric come referente dell'arte e della cultura contemporanea. La mostra, inaugurata il 26 aprile, si conclude il 31 agosto 2024
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