jueves, 27 de noviembre de 2025

Vita da pulp - Pagine di Storia


Riflessioni di un celebre scrittore ignoto di Andrea Carlo Cappi

Come anticipavo dieci mesi fa in un articolo su Il Post, il 2025 ha visto passare, perlopiù inosservati, i trentennali di tre eventi storici per la narrativa mystery/crime/thriller italiana: tre capitoli fondamentali della Storia del giallo nel nostro paese. Per cominciare, nel maggio 1995 vedeva la luce in libreria da Stampa Alternativa il cofanetto Crimine/Milano giallo-nera, uno dei passaggi fondamentali nell'inserimento di questo tipo di letteratura nel contesto delle città italiane. Era frutto del concorso indetto tre anni prima dalla Scuola dei Duri - fondata da Andrea G. Pinketts sul modello della hardboiled school americana dell'era del pulp e del Gruppo 13 di Bologna - per selezionare racconti che rispecchiassero la Milano del dopo-Tangentopoli. Il giallo milanese aveva visto come esponenti Augusto De Angelis, Giorgio Scerbanenco e Renato Olivieri (qiest'ultimo testimone al battesimo della Scuola dei Duri) ma, se oggi se ne può continare a parlare come un fenomeno vivo ed esistente, lo si deve a questo progetto. Purtroppo Pinketts non è stato fisicamente tra noi per celebrare l'anniversario.
In quegli stessi giorni del 1995, da Segretissimo Mondadori usciva in edicola Raid a Kourou, il primo romanzo del ciclo Il Professionista di Stefano Di Marino, che - data l'esterofilia del pubblico italiano per la narrativa di spionaggio di respiro internazionale - dovette riprendere lo pseudonimo Stephen Gunn, già usato per la stessa ragione in due suoi romanzi precedenti in libreria. Raid a Kourou fu il primo degli oltre cento episodi di questa serie scritti e pubblicati dall'autore (circa metà della sua immensa produzione), che ne fanno di gran lunga la più grande saga di narrativa thriller di un autore italiano. Neanche Stefano Di Marino è fisicamente tra noi, ma la scuola italiana della spy story lo ha ricordato lo scorso maggio con l'antologia I Professionisti (curata da Alessandro Cirillo e da me), mentre Segretissimo Mondadori ha appena pubblicato in edicola e ebook un volume speciale de Il Professionista Story che celebra il trentennale (qui sotto la copertina).
In quegli anni stava finalmente cominciando ad affermarsi, seppure con fatica, una narrativa mystery e poliziesca di produzione italiana che in realtà esisteva da quando era nato Il Giallo Mondadori, nel 1929; ma il pubblico, anche qui sommamente esterofilo, ancora dubitava delle capacità italica di scrivere di crimini e delitti. E questo nonostante da tempo la collana che aveva dato un nome al genere stesse proponendo romanzi e racconti italiani di alto livello. Mancava solo un piccolo passo, un'ultima bandierina da piantare perché la gente prendesse coscienza del fenomeno in atto: un'antologia de Il Giallo Mondadori di soli racconti italiani. Dal 1929 al 1995, non ce n'era mai stata una.


L'idea venne a me, Andrea Carlo Cappi, e fui io a realizzarla. Nell'autunno 1994 ero stato incaricato dall'allora capo-redattore Lia Volpatti della revisione dei racconti stranieri e italiani nelle antologie stagionali del Giallo Mondadori, Inverno Giallo ed Estate Gialla, oltre che di scrivere io stesso un racconto per ogni volume: fu allora che apparve per la prima volta il mio personaggio di Carlo Medina. Nel frattempo era cambiata la gestione dei periodici Mondadori: Lia Volpatti e il direttore Gian Franco Orsi, che mi aveva reclutato come autore e collaboratore esterno nel 1993, erano appena andati in pensione. Il mio nuovo referente era Stefano Magagnoli, che conoscevo dai miei primi contatti con la casa editrice. Nel consegnargli il materiale per Estate Gialla 1995, lo informai che in quella raccolta la qualità di autrici e autori di casa nostra era molto superiore a quella dei colleghi esteri. "Sarebbe ora di fare un'antologia tutta italiana", dissi. Ce n'erano già state parecchie, naturalmente, ma mai nel Giallo Mondadori.
Magagnoli mi guardò. "Vuoi curarla tu?" chiese. E così feci, lavorando un po' da casa e un po' da una scrivania temporanea in redazione. Raccolsi materiale sufficiente non solo per l'antologia, ma anche per una nuova serie di racconti italiani da pubblicare nei mesi a seguire in appendice al Giallo, all'epoca ancora settimanale. L'uscita della prima antologia solo italiana della storica collana, Inverno Giallo 1996 (il marketing aveva deciso di datarla all'anno dopo) fu una notizia lanciata da quotidiani e riviste. Il volume (in apertura di questo articolo la copertina di Carlo Jacono) venne distribuito nel novembre 1995 e fu un bestseller travolgente. Mondadori dovette farne un secondo rifornimento alle edicole, che ne avevano esaurito le copie a tempo di record.
S'intende che, quando un trentenne riesce a fare qualcosa che nessuno aveva mai fatto prima, si tira addosso l'ira funesta di tutti coloro che non ci sono riusciti. Sicché, pur collaborando con la stessa redazione per la collana Segretissimo, fui virtualmente allontanato da Il Giallo Mondadori: non curai più alcuna antologia per la collana e non ci pubblicai nulla fino al 2009, quando per la raccolta Il mio vizio è una stanza chiusa curata da Stefano Di Marino scrissi un nuovo racconto con Carlo Medina. Il mio successo era stato punito, come spesso accade nelle grandi aziende di ogni genere. Tuttavia, dal novembre 1995, grazie ad Andrea Carlo Cappi, nessuno poteva più dire che non esistesse il giallo italiano.


Da allora però le antologie che ho curato - molte da solo, qualcuna a più mani - sono almeno una ventina; senza contare tutti i numeri di G-La Rivista del Giallo e di M-Rivista del Mistero usciti sotto la mia direzione editoriale tra il 1997 e il 2008, spesso vere e proprie antologie a tema. Non a caso, ora quest'ultima testata è rinata su Amazon da Ardita Edizioni come M-Rivista del Mistero presenta, sotto forma di collezione di antologie: dopo il già citato volume 1 dedicato alla spy story italiana, I Professionisti (qui sopra la copertina di Roberta Guardascione) è apparso in questi giorni il vol. 2, Dimensioni ignote, che tratta temi particolari della narrativa fantastica (qui sotto la copertina, sempre di Roberta Guardascione)
Ma quest'anno, insieme all'ideatore Mario Gazzola e alla co-progettista Roberta Guardascione (qui non solo illustratrice, ma anche al suo fortunato esordio come scrittrice), ho contribuito a realizzare l'antologia Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna, edita da Profondo Rosso (anche con variant cover) e basata sul libro che si vede nel film Profondo rosso di Dario Argento. Mentre sabato 6 dicembre 2025 alle 16.00 sarà presentata al Teatro Vittoria di Roma l'antologia annuale dei racconti finalisti del Premio Torre Crawford, Il palcoscenico del Fato, una raccolta tra fantascienza e fantasy (e un po' di distopia, dal momento che il termine è di moda) pubblicata da Giraldi Editore: la sesta, da me curata come editor oltre che come presidente della giuria, dopo le tre edite da Oakmond Publishing e le due da Torre Crawford APS, tutte reperibili su Amazon.
Nondimeno, la prima antologia non si scorda mai... o almeno non la scordo io e ne celebro con orgoglio il trentesimo anniversario.


Continua...


Andrea Carlo Cappi (Milano, 1964) ha esordito su Il Giallo Mondadori nel 1993. Da allora ha pubblicato oltre settanta titoli tra romanzi, raccolte e saggi. Editor, traduttore, consulente editoriale, sceneggiatore di fumetti e fiction radiofonica, fotografo, illustratore, copywriter e videomaker, dal 1994 scrive la saga thriller Kverse, che riunisce diverse serie tra spy story e noir: MedinaNightshadeSickroseBlack e Dark Duet. Come autore di narrativa tie-in ha lavorato su Martin Mystère (vincendo nel 2018 il Premio Italia per il miglior romanzo fantasy), Diabolik e Profondo rosso. Ha dato vita inoltre alle serie Cacciatore di libriStanislawsky Danse macabre. Membro di IAMTW, World SF Italia e Associazione Andrea G. Pinketts, presiede la giuria del Premio Torre Crawford, di cui cura le antologie annuali; è membro delle giurie del Premio Di Marino-Segretissimo e del Premio Michele Serio; è direttore editoriale di M-Rivista del Mistero presenta (Ardita Edizioni) e della collana di spionaggio Spy Game-Storie della Guerra Fredda in ebook (Delos Digital).

martes, 18 de noviembre de 2025

Vita da pulp - Dimensioni ignote


Riflessioni di un celebre scrittore ignoto di Andrea Carlo Cappi

Un racconto di Malcolm Jameson, fondamentale della narrativa fantastica ma ancora inedito in Italia. Poi uno di Frederik Pohl, che trae spunto dal precedente e diventa una pietra miliare della fantascienza, creando a sua volta un nuovo filone. E un altro ancora dello stesso autore, che ne approfondisce uno dei temi...
Dopodiché una sceneggiatura ispirata dale due storie di Pohl, che segna l'esordio cinematografico del regista di culto Luigi Cozzi (L'assassino è costretto a uccidere ancoraStar Crash)... e del maestro del fumetto italiano Alfredo Castelli (Gli Aristocratici, Martin Mystère).
Un viaggio nelle Dimensioni ignote che prosegue con nuovi racconti fantastici made in Italy scritti da Mario Gazzola, Claudia Perfetti e me, insieme a miei brevi articoli di approfondimento tra una storia e l'altra.
Tutto questo e le illustrazioni inedite di Roberta Guardascione nella nuova antologia di M-Rivista del Mistero presenta, da Ardita Edizioni ora su Amazon in cartaceo e ebook (e prossimamente anche in librerie fisiche a Milano e Roma). Già in cima alle classifiche di Amazon.it!

Del glorioso ritorno di M-Rivista del Mistero, trasformatasi nella collana M-Rivista del Mistero presenta pubblicata da Ardita Edizioni, ho già parlato in un post precedente di questa rubrica. Tra la prima versione come trimestrale, in libreria con successo di critica e pubblico dal 2000 al 2008, e quella rinata nel 2025 come collezione di antologie a tema, gli elementi in comune sono quelli essenziali del marchio M: ogni uscita è un percorso lungo particolari filoni o tematiche della narrativa, con storie classiche e inediti assoluti, dall'estero e dall'Italia; e ogni volume è ricco di illustrazioni in bianco e nero, ora affidate alla straordinaria creatività di Roberta Guardascione, autrice anche di copertina e retrocopertina.
Dopo la prima uscita - l'antologia I Professionisti, dedicata alla spy story italiana e al suo maggiore esponente, Stefano Di Marino - pubblicata in cartaceo e ebook nel maggio 2025, questa volta si entra nella letteratura fantastica, oscillando tra fantascienza e urban fantasy. E anche qui con tematiche ben precise, che riguardano la nostra percezione della realtà.
Quando le coordinate spazio-temporali non ci sembrano più corrispondere a quelle della nostra vita quotidiana, quando notiamo troppi dettagli fuori posto, non ci tornano più i conti con il mondo che ci circonda. E ci chiediamo se ciò avvenga per una nostra interpretazione errata dei dati sensibili o perché qualcuno è intervenuto dall'esterno... da dimensioni a noi ignote. Le sette storie in questo volume esplorano interrogativi che risalgono al Mito della Caverna di Platone, nel quale si scopre (spoiler) che proprio le dimensioni ignote sono la realtà. Poi non dite che la letteratura di genere non tocca questioni serie...



Si parte da un grande classico inedito in Italia: Riduplicazione (Doubled and Redoubled) di Malcolm Jameson, presenza frequente nelle riviste americane di narrativa fantastica degli anni '40, è la prima storia a codificare il concetto di time loop poi rielaborato mille volte nella narrativa e sullo schermo (i più lo ricorderanno per il film Ricomincio da capo, del 1993).
Nel 1955 il grande autore di fantascienza statunitense Frederik Pohl partì dallo stesso spunto per scrivere il suo memorabile Il tunnel sotto il mondo (The Tunnel Under the World). Ne fece anche una satira pungente del consumismo negli USA anni '50, argomento che conosceva bene per aver lavorato in un'agenzia pubblicitaria a New York e che avrebbe ripreso nel successivo racconto in questo volume: Buon compleanno, caro Gesù (Happy Birthday, Dear Jesus,1956), oggi più che mai attualissimo.
Ma ne Il tunnel sotto il mondo Pohl aggiunse alla ricetta di Jameson un altro ingrediente spiazzante: il dubbio esistenziale. Siamo sicuri di vivere nella realtà e non in una finzione allestita da qualcun altro? Di fatto, apriva la strada a tematiche che nei decenni si sarebbero ritrovate nel romanzo Tempo fuor di sesto di Philip K. Dick, in The Truman Show o The Matrix al cinema.


Negli anni '60 i racconti di Frederik Pohl furono portati in Italia e tradotti da un giovanissimo esperto di fantascienza, Luigi Cozzi. Il quale, in accordo con Pohl, insieme al coetaneo fumettista Alfredo Castelli e a un amico e collega di quest'ultimo di nome Tito Monego, lavorò a una sceneggiatura ispirata a Il tunnel sotto il mondo (ma con qualche suggestione da Buon compleanno, caro Gesù, oltre che da molta fantascienza d'autore dell'epoca). Così nel 1969 il film Il tunnel sotto il mondo diretto da Luigi Cozzi fu presentato al Festival Internazionale del Cinema di fantascienza di Trieste... destando sconcerto nel pubblico, ma anche qualche apprezzamento della critica. Nessuno ancora prevedeva che Luigi Cozzi come regista e Alfredo Castelli come fumettista sarebbero diventati due dei nomi italiani più famosi del mondo.
Nel dicembre di quell'anno Gino Sansoni Editore ne pubblicò la sceneggiatura, un'opera autonoma a metà tra il racconto originale e la versione cinematografica, in un volumetto contenente anche Il tunnel sotto il mondo di Pohl. Tra parentesi, oggi il film è disponibile anche su YouTube; ma vi suggerisco l'edizione restaurata in dvd, con i commenti degli autori negli extra, pubblicata da Oblivion Grindhouse, che vi consiglio di vedere dopo avere letto Dimensioni ignote.
La nuova antologia infatti recupera ed espande l'esperienza di allora, proponendovi in sequenza il testo precursore di Jameson (tradotto da me), i due racconti di Pohl nella traduzione di Cozzi (con una mia attualizzazione, dato che molti termini tecnici sono ormai di uso corrente anche nella nostra lingua) e la sceneggiatura. Per proseguire con tre racconti che affrontano gli stessi temi: gli inediti Tunnel di suono di Mario Gazzola e Dimensione Sospesa di Claudia Perfetti, e il mio Il mondo di Barbie, apparso quasi quindici anni fa online per il lancio del servizio fotografico Becoming Barbie di Phaedra Brodie sulla rivista Twill, poi pubblicato con altri miei due racconti in un ebook in Italia e Brasile, ormai fuori commercio. Quindi preparatevi a ridefinire il vostro concetto di spazio-tempo con M-Rivista del Mistero presenta "Dimensioni ignote", ora su Amazon in cartaceo e ebook.



Continua...

(Immagini: Roberta Guardascione, da M-Rivista del Mistero presenta "Dimensioni ignote")




Andrea Carlo Cappi (Milano, 1964) ha esordito su Il Giallo Mondadori nel 1993. Da allora ha pubblicato oltre settanta titoli tra romanzi, raccolte e saggi. Editor, traduttore, consulente editoriale, sceneggiatore di fumetti e fiction radiofonica, fotografo, illustratore, copywriter e videomaker, dal 1994 scrive la saga thriller Kverse, che riunisce diverse serie tra spy story e noir: MedinaNightshadeSickroseBlack e Dark Duet. Come autore di narrativa tie-in ha lavorato su Martin Mystère (vincendo nel 2018 il Premio Italia per il miglior romanzo fantasy), Diabolik e Profondo rosso. Ha dato vita inoltre alle serie Cacciatore di libriStanislawsky Danse macabre. Membro di IAMTW, World SF Italia e Associazione Andrea G. Pinketts, presiede la giuria del Premio Torre Crawford, di cui cura le antologie annuali; è membro delle giurie del Premio Di Marino-Segretissimo e del Premio Michele Serio; è direttore editoriale di M-Rivista del Mistero presenta (Ardita Edizioni) e della collana di spionaggio Spy Game-Storie della Guerra Fredda in ebook (Delos Digital).