jueves, 23 de julio de 2015

20 anni al servizio di 007

Da ottobre 2015 in libreria: la copertina in anteprima

Ricordi di Andrea Carlo Cappi

Esattamente venti anni fa, in un mese di luglio non meno torrido di quello che stiamo vivendo, ero chiuso in una stanza nel quartiere Città Studi a Milano con un vecchio condizionatore dei primi anni Settanta. Avevo appena scritto un racconto che non immaginavo sarebbe stato poi tradotto in altre lingue, La perfezione dell’amore, e finito di curare la prima antologia di soli autori italiani nella storia de Il Giallo Mondadori, che avrebbe avuto un record di vendite nell’autunno-inverno successivo. Ma in quel momento ero impegnato in un nuovo incarico, portando a un livello superiore i miei rapporti con un personaggio che seguivo fin dal 1970: l’agente 007.


Il romanzo da cui fu tratto il primo film
Ci sono tre film che vidi più o meno all’età di sei anni e segnarono il mio immaginario e, quindi, il mio futuro di scrittore: il mio primo spaghetti-western, Vamos a matar, compañeros; il mio primo Hitchcock, Intrigo internazionale; e il mio primo James Bond, Agente 007 – Licenza di uccidere, casualmente proprio il film che aveva dato inizio alla serie cinematografica, che da anni circolava ininterrottamente nei cinema di terza visione. Se non erro il cinema era l'Atlas, che anni dopo avrebbe esposto il cartello "I giovani di età indefinita sono pregati di esibire un documento di identità", a indicare una diversa vocazione.
Da quando vidi Bond bere martini e Honey Ryder in bikini capii che due tra i miei principali interessi nella vita ci sarebbero stati i cocktail e le donne. Avrei incontrato Ursula Andress di persona, qualche decennio dopo: cordiale e brillante, ma diciamo che la differenza di età mi ha indotto a non andare aldilà del martini e a un autografo.

Con Ursula Andress al Busto Arsizio Film Festival (foto: E. C. Dell'Orto)

Già a sei anni non pensavo che, per bere cocktail e trovare adeguata compagnia femminile, da grande avrei dovuto fare l’agente segreto: mio padre mi aveva raccontato che Bond era nato nei libri di un certo Ian Fleming, quindi non tardai a concludere che sarebbe stato molto meno rischioso fare lo scrittore di romanzi di spionaggio: stesso stile di vita, pensavo, e nessuno che cerca di ucciderti. In realtà mi sbagliavo - anche sul fatto che nel mondo dell'editoria nessuno cerchi di ucciderti - ma all’epoca non potevo saperlo.

Il primo romanzo di Fleming con l'agente 007

Nel corso dei venticinque anni successivi ho letto i libri e visto i film. Prima che esistessero le videocassette e che 007 arrivasse in televisione, l'unico modo per vedere e a volte rivedere i film già usciti era cercarli nei cinema di quartiere e d'essai. Per fortuna ogni anno c'era sempre una riedizione estiva di qualche vecchio titolo e talvolta una rassegna. Ma, soprattutto, a Milano c'era sempre almeno un cinema fuori circuito che nel fine-settimana proiettava un vecchio James Bond. Un po' per volta, grazie anche al Cinema Lagosta che si era votato unicamente a giallo, spy-story e thriller (così come il Cinema Argentina a fantascienza, fantasy e horror), riuscii a vedere tutto quello che mi mancava... tranne Missione Goldfinger, che riuscii a scovare al Cinema Astoria solo nei primi anni Ottanta. Nel frattempo l'annuncio di ogni nuova pellicola in lavorazione, l'attesa, i primi trailer e finalmente la visione rappresentavano piccole bandierine che punteggiavano le varie fasi della mia vita.
E anche di libri cominciavano a essercene di nuovi. Dal 1979 la Glidrose, una società fondata dallo stesso Fleming (oggi si chiama Ian Fleming Publications) che gestiva i diritti letterari della serie, aveva incaricato di continuare le avventure di 007 il romanziere britannico John Gardner, già noto soprattutto per un’azzeccata serie di spionaggio in chiave ironica, Il Liquidatore, pubblicata quasi interamente in Italia da Segretissimo negli anni Sessanta-Settanta; dal primo romanzo era stato tratto un divertente film, The Liquidator, uscito in Italia come SSS-Sicario Servizio Speciale.
Nel 1981 Licence Renewed di John Gardner, che riportava in azione 007, divenne un bestseller a livello mondiale e per diversi anni i suoi nuovi Bond furono ai primi posti nelle classifiche di vendita.



Tra libri e cinema, tradotti e in originale, mi ero fatto un’idea precisa di come dovesse essere resa una storia di 007 in italiano. E in quel torrido luglio del 1995 finalmente il lavoro toccava a me: stavo traducendo Seafire di John Gardner, che sarebbe stato pubblicato l’anno dopo dalla collana Segretissimo Mondadori con il titolo – questo non scelto da me – Mai giocare col fuoco.


Sul set di "007-Quantum of Solace" nel 2008 (foto: R. Mazzoni)

Da allora sono passati altri vent’anni, nel corso dei quali i miei rapporti con Bond si sono intensificati. Ho tradotto molti dei romanzi successivi della serie, in particolare quasi tutti quelli scritti dal successore di Gardner, l’americano Raymond Benson, che si è rivelato un ottimo autore (e un grande amico) anche al di fuori di 007, tanto che sono stato spesso traduttore di altri suoi romanzi. Con l’aiuto di Peter Janson-Smith, già agente letterario di Fleming, sono stato il primo al mondo a pubblicare (su G-La rivista del Giallo, nel 1998) l’edizione integrale del romanzo breve 007 – La morte viene dal passato di Benson, in precedenza apparso solo in una versione tagliata.
.
Con Benson (al centro) e Dell'Orto (in incognito)

Non solo. È partita la collaborazione con Edward Coffrini Dell’Orto, con cui nel 1999 ho fondato lo 007 Admiral Club e dato inizio a una fortunata serie di saggi a quattro mani sul Mondo Bond (tra cui il bestseller negli Oscar Mondadori James Bond 007 - 50 anni di un mito del 2002); con lui ho riportato alla luce un racconto dimenticato con James Bond scritto da Ian Fleming, 007 a New York: dopo che ne ebbi fatto acquisire i diritti per M-Rivista del Mistero (da cui uscì per la prima volta all’inizio del 2000) il racconto fu ripubblicato anche in inglese dopo oltre quarant’anni di latitanza e nel 2008 fu incluso nel volume Quantum of Solace, la raccolta completa delle storie brevi di Fleming in occasione del centenario della nascita.




E per alcuni anni sono stato l’editore – nel senso di direttore editoriale della casa editrice che li pubblicava – tanto delle riedizioni dei romanzi di 007 firmati da Benson, quanto di due pregevoli libri di non-fiction di Fleming: l’introvabile Il traffico di diamanti e l’inedito in Italia Thrilling Cities – Le città dell’avventura, in cui appariva come bonus proprio quel racconto dimenticato di 007; purtroppo in seguito la casa editrice ha cambiato i suoi interessi e di lì a qualche tempo è fallita, sicché i libri in questione ora non sono facilmente reperibili. Nel 2008 ho contribuito all'organizzazione di una serie di eventi chiamata Quantum of Garda, abbbinati alle riprese sul lago  del film Quantum of Solace. Infine nell’estate del 2014 ho curato un’antologia di storie di autori italiani ispirate al mondo del personaggio di Fleming, Agente di Sua Maestà, pubblicato da Ego Edizioni in occasione del festival Giallo Latino.

Consegnando a Britt Ekland "007-50 anni di un mito" (foto: E.C. Dell'Orto)

Curiosamente, mentre negli ultimi anni il fenomeno 007 ha conosciuto un rilancio a livello mondiale grazie ai film con Daniel Craig, di cui ora si attende per l’autunno il nuovo SPECTRE, e nei paesi di lingua inglese sono stati riproposti molti dei romanzi (la serie completa delle storie originali di Raymond Benson è disponibile in due bei volumi americani, The Union Trilogy e Choice of Weapons), in Italia si è diffusa una voce secondo cui i libri di 007 non interessano a nessuno. Com’è noto, in Italia peggio che altrove, c’è sempre qualcuno che decide che cosa gli altri debbano leggere, vedere o pensare.

La copertina dell'edizione 2014 de "Il colonnello Sun"


Per fortuna Cento Autori Editore è andata in controtendenza: nell’estate 2014 ha ripubblicato nella mia nuova traduzione James Bond 007 – Il colonnello Sun di Robert Markham (pseudonimo dichiarato di Kingsley Amis, uno dei maggiori autori inglesi del Novecento), il primo e forse più amato romanzo della serie scritto dopo la morte di Fleming, assente dal mercato italiano da quarant’anni. Nel libro, 007 deve affrontare il sequestro del suo capo, M, da parte di un gruppo di sicari ignoti; la pista da Londra lo conduce ad Atene e da qui – al fianco di una giovane greca che lavoro per lo spionaggio russo – fino a una misteriosa isola del Mediterraneo, dove un colonnello cinese si appresta a provocare un incidente internazionale la cui responsabilità ricadrà proprio su M e 007... a meno che non venga fermato per tempo. Un dettaglio curioso: la prima copertina originale di questo libro si staccava completamente dall'iconografia classica di 007: era un'illustrazione del pittore Tom Adams ispirata a Salvador Dalí.


L'illlustrazione originale di Tom Adams per "Colonel Sun"

Infine nell’autunno del 2015 Cento Autori propone, sempre nella mia nuova traduzione, un libro che manca da oltre trent’anni, James Bond 007 – Rinnovo di licenza di John Gardner, la prima e più famosa delle sue storie sul celebre agente segreto. Qui 007 deve indagare sui misteriosi legami tra un terrorista internazionale (liberamente ispirato a Carlos alias "lo Sciacallo", celebre nelle cronache dei primi anni Ottanta) e un eccentrico fisico nucleare scozzese, con un titolo nobiliare e un patrimonio entrambi di dubbia origine. I due stanno pianificando un attacco ad alcune centrali nucleari in Europa e in America le cui conseguenze potrebbero essere devastanti, e tocca a Bond - con la tradizionale collaborazione di una donna giovane, bella e coraggiosa - sventare per tempo la minaccia. Per i lettori sarà l’occasione di scoprire da dove sia arrivato lo spunto per molte scene dei film di 007 degli anni seguenti. Ma anche la vita, talvolta, imita l’arte: nel 1982, un anno dopo la pubblicazione di Rinnovo di licenza, il vero terrorista Carlos tentò un attacco a un reattore nucleare francese in costruzione.


Illustrazione di Kevin Tweddell per "Licence Renewed" su Reader's Digest

Il romanzo – di cui in apertura dell’articolo vedete in anteprima la nuova copertina italiana, appena approvata dalla Ian Fleming Publications – tornerà in libreria nell’autunno 2015, più o meno quando il nuovo film approderà nelle sale cinematografiche (qui sotto il trailer appena diffuso in tutto il mondo).
Mentre io, pochi giorni fa, ho festeggiato con la consegna della traduzione di Rinnovo di licenza i miei primi vent’anni di lavoro al servizio dell’agente 007. Spero che vorrete continuare a leggere le sue avventure, dandomi la possibilità di continuare a occuparmene per almeno altrettanto tempo.

Leggi anche: SPECTRE, SPECTRE delle mie brame


No hay comentarios:

Publicar un comentario