Riflessioni di un celebre scrittore ignoto di Andrea Carlo Cappi
Oggi in molte città italiane si celebrano festival dedicati al giallo e al noir. Ma provate a immaginarne uno che si svolga nello stesso momento in cinque città diverse, per esempio Genova, Milano, Napoli, Torino e Verona. E che non duri solo qualche giorno, bensì un mese intero, diciamo tutto ottobre. Trentuno giorni, in cinque città contemporaneamente.
E supponiamo che il festival sia accompagnato da un fascicolo gratuito di ventiquattro pagine, contenente le illustrazioni del più grande specialista italiano di copertine mystery e thriller, Carlo Jacono (Il Giallo Mondadori, Segretissimo, ma anche Urania, la Domenica del Corriere e moltissime altre pubblicazioni) i cui ritratti dei grandi personaggi del giallo, ciascuno corredato di una scheda di presentazione, siano anche fisicamente in mostra per tutto il mese in una delle sedi del festival; e che il fascicolo, insieme a una sintetica storia del genere e dei suoi sottogeneri, proponga una selezione di libri irrinunciabili per ciascun filone, per tutto quel mese in vendita scontati del 15% nelle sedi del festival. E che l'ideatore della manifestazione, oltre ad avere selezionato i libri, scritto i testi e organizzato la mostra, conduca personalmente un gran numero di eventi, viaggiando tutti i giorni da una città all'altra.
Impossibile, direte voi.
Invece no.
Io l'ho fatto.
Venti anni fa, dal primo al trentuno ottobre 2003, per tutto il mese nelle sedi Fnac di Genova, Milano, Napoli, Torino e Verona - grazie al prezioso supporto organizzativo dello staff della compagnia nelle varie città - realizzai Lezioni di giallo, il più grande festival su questo argomento mai celebrato in Italia. E a questo dedico il post numero ottanta di questa rubrica.
I miei primi contatti con Fnac Italia risalivano a una serie di eventi organizzati da Edizioni Addictions nelle sedi di Milano e Verona, in cui lo spettacolo della "scrittura dal vivo" permetteva di svelare tecniche e segreti del mestiere. Nel 2003 Fnac era alla ricerca di un "responsabile dell'azione culturale" a livello nazionale, che affiancasse le/i responsabili delle singole sedi. Data la mia esperienza nella preparazione e conduzione di eventi, fui scelto per l'incarico e il primo settembre 2003 entrai in servizio nella sede centrale di Milano.
Per cominciare, proposi un progetto di sicuro successo che, grazie ai miei contatti personali, sarebbe stato attuabile in tempi rapidi: Lezioni di giallo. Non solo conoscevo autrici, autori e figure storiche dell'editoria thriller italiana - come la leggendaria Lia Volpatti, già caporedattore de Il Giallo Mondadori, che avrebbe tenuto una lezione sulla narrativa mystery a Genova - ma dal 2000 ero il curatore dell'Archivio Jacono, che io stesso avevo creato a pochi giorni dalla scomparsa di uno dei più grandi illustratori italiani.
Tra i numerosi incontri di Lezioni di giallo ci sono anche quelli nelle cinque città con l'amico Pedro Casals, maestro del giallo barcellonese: avevo appena acquisito per l'Italia, presso Edizioni Addictions, i suoi romanzi bestseller in Spagna. Il suo primo evento, a Napoli, coincise con la notizia dalla morte di Manuel Vázquez Montalbán, cui quel pomeriggio dedicammo i nostri ricordi personali. Inoltre Pedro era un grande estimatore di Gino Paoli (citato in uno dei suoi libri) e, con la complicità della responsabile locale, potei fargli trovare a sorpresa il celeberrimo cantautore in prima fila tra il pubblico a Genova. Fu un periodo iperattivo: in settembre avevo avuto un giorno di permesso per correre a Roma, in veste di co-sceneggiatore, alla presentazione alla stampa del serial di RadioRAI Mata Hari con Veronica Pivetti, che sarebbe stato seguito da milioni di persone; inoltre continuavo a collaborare con Sonzogno e in ottobre lessi il dattiloscritto del primo romanzo della serie Dexter di Jeff Lindsay, raccomandando subito alla casa editrice di comprarne i diritti e affidarmene la traduzione.
Nel frattempo, Fnac Italia aveva deciso di pubblicare entro novembre una propria "agenda culturale", per la quale cercava una formula originale. Così, mentre i miei colleghi nell'ufficio di via della Palla a Milano raccoglievano informazioni dettagliate sui vari eventi previsti per il 2004 da inserire mese per mese e reclutavano il fotografo Daniele Dainelli per dare un'impronta visiva al volume, fra un treno, un aereo e un albergo io curavo una vera e propria antologia di autrici e autori italiani: ogni sezione, da gennaio a dicembre, era aperta infatti da un racconto inedito e scritto appositamente, ambientato proprio in quel mese in una delle cinque città italiane in cui Fnac era presente. Così nel novembre 2003 fu pubblicata la prima e unica In agenda Fnac, anche questa frutto di un brillante lavoro di squadra e dei miei contatti personali.
Purtroppo proprio quell'autunno, prima ancora di vedere i risultati conseguiti, ai vertici francesi della compagnia fu deciso che "l'azione culturale" in Italia andava ridimensionata, in favore di attività più commerciali. Non c'era più spazio per altri progetti e non potevo più svolgere il lavoro per cui ero stato assunto, perciò in dicembre rassegnai le dimissioni e da gennaio tornai a dedicarmi a tempo pieno all'editoria. La scelta di trascurare in Italia quella che nel resto del mondo era una vocazione aziendale non fu una buona mossa, dato che di lì a qualche tempo Fnac Italia avrebbe chiuso i battenti.
Resta il fatto che nell'ottobre 2003, grazie a una fortunata congiunzione astrale, ero stato ideatore e testimonial di un festival del giallo che non aveva precedenti allora e non è stato mai eguagliato in seguito. Anche perché, tra la crisi globale, la pandemia e tutto il resto, ormai non è facile trovare i fondi per operazioni di questo tipo. Per esempio, il Festival Torre Crawford, con cui collaboro dal 2020, gode di un budget decisamente più limitato, vive del volontariato degli organizzatori - impegnati per tutto l'anno nelle numerose e complesse attività del Premio omonimo - e si consuma nello spazio di un fine-settimana. Nondimeno, mi fa piacere ricordare, a vent'anni di distanza, che sono stato al centro di qualcosa di unico e forse irripetibile nel panorama italiano.
(Immagine: copertina del fascicolo Lezioni di giallo, con l'illustrazione di Carlo Jacono realizzata originariamente per L'ultimo vero bacio di James Crumley edito nella collana I Classici del Giallo, Mondadori).
Continua...
Andrea Carlo Cappi (Milano, 1964) ha esordito sulle pagine de Il Giallo Mondadori nel 1993. Da allora ha pubblicato una sessantina di titoli tra romanzi, raccolte di racconti e saggi, presso alcune delle maggiori case editrici italiane e qualcuna delle peggiori. Editor, traduttore, consulente editoriale, all'occorrenza è anche sceneggiatore, fotografo, illustratore, copywriter (di se stesso) e videomaker. È direttore artistico del Premio Torre Crawford. Per Delos Digital cura la collana in ebook Spy Game.