lunes, 27 de diciembre de 2021

Diabolik: quando la realtà incontra la fantasia

Opinione di Fabio Viganò

Andrea Carlo Cappi è uomo calato nel presente, uomo che sa ben interpretare ed analizzare la realtà attuale soprattutto nelle sue opere. L’ultima sua fatica è rappresentata dal romanzo “Diabolik”, legato al film di cui tutti parlano. Queste poche righe che mi azzardo a scrivere narrano del libro.
Diabolik agisce in una Clerville che potrebbe essere ubicata ovunque regni il crimine. Diabolik è il crimine. Diabolik è un uomo, ma dalle doti incredibili, asservite a un solo fine: la riuscita del colpo. A qualsiasi costo, persino di vite umane. Diabolik non scherza e non ha mai scherzato, come l’autore del libro.
Tra le righe, che si leggono piacevolmente, si intravedono però inquietanti e attualissime coincidenze in cui lo stesso Diabolik, si può dire, rimarne spiazzato. Il potere corrotto della Giustizia di Clerville, rappresentato dalla figura del viceministro Caron, uomo dalle trame oscure, capace non già di amministrare onestamente la Legge, bensì di usarla a proprio beneficio, in un ricatto losco e sordido perpetrato nel tempo.
Diabolik è uomo solo in quanto non può fidarsi di nessuno. Sarà, paradossalmente, proprio lo scontro con la Giustizia corrotta, ricattatrice e arrogante a fare in modo che Lady Kant si innamori di lui, intellettivamente prima, fisicamente poi. Inutile che vi narri della fitta rete di inseguimenti e di piani di cui il libro è costellato. L’ordito è ben giocato!
La figura splendida di Lady Kant, Eva Kant, è a dir poco affascinante. Femminile, intelligente e nel contempo sensuale, rivendica in ogni occasione il suo dualismo, la sua scelta di vita innamorata, voluta e condivisa solo ed esclusivamente con "Lui", il “suo” Diabolik. Una coppia che da decenni fa invidia a tutta la popolazione non soltanto di Clerville ma del mondo intero.
L’analisi della differenza tra il Bene e il Male, ben definita nel romanzo dall’ispettore Ginko - sagace investigatore - e Diabolik, la dice lunga su ciò che sta accadendo oggigiorno e che ben si potrebbe riassumere con l’affermazione di Giovanni Giolitti: “La legge per i nemici si applica e per gli amici si interpreta”. Giolitti venne definito trasformista, proprio come Diabolik.
Un grazie infinito alla magnifica intuizione delle sorelle Giussani che ci regalarono questo gioiello del fumetto e ora del cinema e della letteratura. Ho detto "gioiello"? Zitti, zitti, non ditelo in giro! Diabolik potrebbe rubarlo…