martes, 30 de junio de 2015

A perfeiçao do amor... em ebook

Nota de Andrea Carlo Cappi
Traduzida por Marta de Camargo Fernandez




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Amazon (kindle)

Um escritor que frequenta a narrativa muitas vezes fica preso em etiquetas que fazem pensar aos jornalistas e ao público que ele se ocupa só de certos temas e não de outros. Sempre fui identificado como autor de suspense ou de espionagem, e coisas afins, transcurando as minhas continuas travessias na ficção-cientifica, no horror, no humorismo e as vezes, quando podia, misturando os tipos. E as vezes, nas minhas histórias aparece também um pouco de erotismo. 

Alguns anos atrás uma leitora me confessou que se excitou sexualmente lendo um trecho erótico de um meu thriller, uma outra reclamou, invés, que as cenas de sexo descritas não eram muito explicitas. Julguem cada um por si. As três histórias dessa coletânea tiveram o grau de erotismo que pediam. 
A primeira, A perfeição do amor, foi escrita na metade dos anos noventa para uma antologia que nunca foi realizada. Encontrou em vez lugar em Un oceano di mezzo/Un océano de por medio, coletânea publicada contemporaneamente em Itália e no México com autores dos dois países, depois em uma outra coletânea curada por mim, La donna nel ritratto uma homenagem de vários escritores a arte do pintor e ilustrador Carlo Jacono. Ambos os volumes estão fora de comercio da muito tempo.

A segunda história, 2L84AD8, nasceu-me modo espontâneo no fim de 2003, quando ouvi falar de um relógio made in California, no qual se lia a frase citada no início do conto.
A terceira é mais nova, inspirada da Becoming Barbie, um book fotográfico de Phoedra Brody publicado em 2011 na revista Twill número 14; usei o conto O mondo da Barbie pra promover a revista no Facebook. Onde podem me encontrar se quiserem fazer algum comento sobre esses contos.

Enfim, por mais que não se deva julgar o conteúdo pela capa, é também verdade que uma fotografia de Ermione, que agradeço pelo gentil presente, é um ótimo cartão de visitas para qualquer libro.

Três perolas de um grande escritor. Em uma quente Milão em pleno verão, um estudante universitário vive uma particular historia de amor e voyeurismo com uma fascinante vizinha de casa. Em uma parte da Califórnia onde alenta a imagem de Charles Manson, o concerto de uma linda rock star acende os desejos incontroláveis de um perigoso fã. Trancada em uma casa de boneca, uma top model em declínio tem uma oportunidade de voltar à fama como única estrela de um reality show. Três histórias onde o mistério se mistura com o erotismo.


lunes, 15 de junio de 2015

Buonanotte... Europa!

Europa, luna glaciale di Giove (foto NASA/JPL-Caltech)


Riflessioni di Fabio Viganò

Siamo alle solite riguardo la "faccenda" dei migranti!
A parte il fatto che migrante non mi risulta essere un gerundio bensì un participio presente, personalmente mi sarei aspettato una maggior saggezza dai "cugini d’oltralpe". Hanno detto che, in parole povere, l’Italia deve arrangiarsi da sola. Tanto per cambiare…
Non voglio insegnare niente a nessuno, tantomeno a politici professionisti, e neppure consigliare. I consigli, si sa, sono cose onerose. Però un suggerimento di rivedersi la Carta dei Diritti Umani… si impone!
Il fatto è che, giorno dopo giorno, migrante dopo migrante, morto dopo morto, c’è sempre qualcuno che salta sul carro dell’indecenza, dimenticando di essere uomo nel senso stretto del termine, ovvero: un essere umano.
In seconda battuta si sarebbe tutti europei… Buonanotte.
Si sarebbe. Ma forse, prima di fare l’Europa, si dovevano fare gli europei. Basta guardare tra le pubblicità: l’auto è tedesca e via di seguito,  con settoriali nazionalismi beceri che altro non fanno che creare divisioni.
Che dire poi della Padania? Cosa sarebbe? Un nuovo stato? Riconosciuto da chi? Fantasilandia al confronto è cosa seria, almeno ha il merito di farci sognare. Sin da bambino ho studiato che la Lombardia era posta nella pianura padana, detta anche padania. La padania non è uno stato - come invece lo è l’Italia - e non si può definire tale. A riguardo ora, con spirito fanciullesco, sorrido, giusto per non piangere.
Ma ci si rende conto che il problema è più vasto?
Vi rendete conto che popolazioni intere stanno riversandosi in Europa dalla disperazione? Sicuramente qualcuno adesso mi apostroferà come buonista. Frottole! Detesto chi va in chiesa e poi gioca con la pelle degli altri; oppure, peggio, se ne frega.
A proposito il gerundio di migrare, svelo un arcano mistero, è ancora, almeno in Italia, migrando.
Voilà!

domingo, 14 de junio de 2015

Il giorno di San Guevara



Sproloquio di Andrea Carlo Cappi

Qualche giorno fa mi chiama una casa editrice, per uno dei soliti casi urgenti. C'è un libro da tradurre subito dallo spagnolo. Anche se questo vorrà dire altre giornate lavorative da 18-20 ore, di questi tempi un incarico è sempre ben accetto, E poi il libro è una raccolta di testi - alcuni, credo, mai pubblicati in Italia - di Ernesto Che Guevara, il che dà tutta un'altra dimensione al lavoro. Intanto è un'aggiunta molto particolare al mio già variegato curriculum di traduttore.
Poi mi ripaga dell'unico libro di autore argentino che avessi tradotto sinora: un anno fa, per motivi strettamente alimentari, l'autobiografia dell'attrice diciassettenne di una serie tv per adolescenti. Cito sempre con orgoglio e rispetto i libri per adolescenti che mi capita di tradurre, ma in questo caso... diciamo che non ne ho parlato troppo in giro, senza nulla voler togliere al curriculum professionale della signorina in questione. Se non altro il libro era scritto grande e, dato che in quel periodo a causa del superlavoro avevo seri problemi alla vista, non dovevo usare la lente di ingrandimento. In ogni caso mi sento di affermare che il Che sia un po' più importante sul piano storico rispetto a Violetta.




E così ieri, sabato, mi metto all'opera alla mia scrivania, traducendo Che Guevara con l'autore sotto gli occhi, nel senso che da una ventina d'anni ho un suo ritratto sopra la mia scrivania (basato sulla sua foto più celebre, quella di Alberto Korda) e un altro suo poster su una parete del mio studio, e un paio di magliette del Che nell'armadio.
A questo punto di solito mi viene chiesto: "Allora sei comunista?" Io risponderei di no, anche se una volta il poeta e scrittore Bruno Brancher mi disse che ero "un vero comunista". Ma in quell'occasione il motivo era che, in un ciclo di presentazioni di libri alla festa di Rifondazione, una sera i ragazzi del bar ci avevano gentilmente lasciato sul tavolo una bottiglia di Bushmill e non mi sembrava carino nei loro confronti che Bruno, rispolverando il suo spirito di "vecchio assaltatore di banche" (come talvolta si definiva), cedesse alla tentazione di farla sparire sotto la giacca.
Il dialogo completo era stato:
Brancher (severo): "Perché, sei contrario al furto?"
Io: "Dipende da chi è il derubato."
Lui (sorridente): "Allora sei un vero comunista."
Boh, io semmai potrei definirmi genericamente un anarco-individualista, con l'accento sull'individualista.
Il motivo per cui ho un poster del Che sopra la scrivania non ha a che fare con la politica, bensì con l'etica.
Una trentina di anni fa mi trovai con mio padre a sbirciare i poster in vendita in un negozio. E lui - che, posso garantirlo, non era affatto comunista - notò che solo un decennio prima in mezzo a quei poster ce ne sarebbe stato un intero assortimento con il volto di Che Guevara, mentre negli anni Ottanta quei manifesti sembravano spariti. E questo gli dispiaceva. Per lui, che aveva cominciato a insegnare ad Architettura a Milano nel 1968 e ricordava quell'epoca come l'inizio di anni di caos e difficoltà, l'immagine del Che rappresentava tuttavia un ideale di impegno, dedizione e sacrificio - aldilà della politica - che guarda caso proprio negli anni Ottanta cominciava a estinguersi, soppiantato dai miti del successo e del denaro facile.



Motivo per cui, quando ho potuto avere una casa mia, le prime cose che ho appeso alle pareti sono state un poster di 007 e uno di Che Guevara. Vi potrà sembrare un controsenso, ma non lo è: dopotutto Ian Fleming e il suo personaggio di James Bond erano ambedue simpatizzanti della rivoluzione cubana, come l'autore scrisse in modo esplicito e inequivocabile nel suo racconto Quantum of Solace. Nella mia vita sono stato più volte traduttore di libri di James Bond (a fine mese devo consegnare, anzi, una nuova traduzione di un romanzo di 007) ma fino a ieri non ero mai stato un traduttore di Che Guevara.
Così, dicevo, ieri mi sono messo a lavorare sul Che con davanti la sua effigie, prima volta che traduco un libro sotto gli occhi dell'autore, che però rivolge il suo sguardo da guerrillero heroico a un avvenire socialista, senza far caso alla mia presenza. E stamattina, ripreso il lavoro alle sette (in questo mestiere con contano le domeniche, le feste o le vacanze) mi sono reso conto di un'altra curiosa coincidenza. Oggi è il compleanno di Che Guevara. nato il 14 giugno del 1928. Il "giorno di San Guevara", come lo chiamò lui scherzosamente nelle sue Notas de viaje. Che per me è davvero il giorno di San Guevara, dato che un lavoro in più, di questi tempi, è sempre una benedizione.
Sarà un segno?
Proprio in questo periodo, per un progetto a cui mi sto dedicando nel mondo dell'editoria indipendente (in opposizione alla sempre più soffocante presenza del marketing dei libri fatto da gente che temo non sappia cosa sono né i libri né il marketing), ho rispolverato la definizione con cui un decennio fa ho fondato una casa editrice di belle speranze che alla fine è stata demolita, guarda caso, dal suo stesso ufficio marketing. La definizione era "editoria di guerriglia". E non so se alla fine della strada ci sia la victoria, ma quella rimane la direzione da tenere, siempre.
E adesso mi accendo un sigaro e mi rimetto a tradurre. Perché l'altro messaggio del Che, come sottolineava anni fa un grande scrittore e biografo di Guevara, Paco Ignacio Taibo II, indicando il sigaro fumato dal Comandante che campeggiava sulla sua T-shirt, è: "¡Fumar, sí!"

jueves, 11 de junio de 2015

AG NOIR concorso letterario



Bando di concorso

Il Comune di Andora in collaborazione con l’Associazione Culturale CEContemporary ha istituito un Premio Letterario dal titolo “AG NOIR” aperto a tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto i 18 anni di età volto a selezionare 10 racconti del genere Noir ambientato in provincia fra quelli partecipanti alla selezione. Il Premio consisterà nella pubblicazione dei 10 racconti vincitori della selezione in una antologica a cura della Cordero Editore - Via Galliano 24 R - 16153 Genova - www.corderoeditore.com


Bando di Concorso Letterario “AG NOIR ” 1°Edizione
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

ART.1 La partecipazione al concorso “AGNOIR” è gratuita. I racconti dovranno pervenire alla mail: contact@cecontemporary.com entro il 21 giugno 2015.

ART.2 Il racconto dovrà essere scritto in lingua italiana e non superare la lunghezza massima di n. 30.000 battute ( per battute si intendono le lettere, gli spazi, i punti, le virgole etc.)

ART.3 Il racconto dovrà appartenere al genere Noir nella sua accezione più ristretta, essere inedito e mai pubblicato neppure in forma elettronica.

ART.4 Ogni concorrente potrà partecipare con massimo n. 2 racconti.

ART.5 Ogni concorrente sarà responsabile della propria opera e dovrà avere i pieni diritti del testo/racconto che presenterà per la partecipazione al concorso.

ART.6 Ogni concorrente dovrà autorizzare la pubblicazione del proprio testo sia in versione digitale che in versione cartacea, accettando l’eventuale intervento di editing condotto dall’editore ai fini della pubblicazione.

ART.7 Ogni Autore, per il fatto stesso di partecipare al concorso “AG NOIR”, dichiara la paternità e l'originalità delle opere inviate e del loro contenuto e autorizza il trattamento dei suoi dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003 e succ. modifiche. L'Associazione Culturale CEContemporary, il Comune di Andora e la casa editrice Cordero Editore non rispondono di eventuali plagi o violazioni di legge.

ART.8 Ogni concorrente per partecipare al concorso “AG NOIR” dovrà spedire per ogni racconto presentato due copie dell'elaborato (una formato word e una PDF) in due distinti allegati alla mail : contact@cecontemporary.com. entro il 21 giugno 2015.
Una copia in pdf dovrà essere contrassegnata dal solo titolo.
L'altra copia in formato word dovrà contenere il titolo e i seguenti dati dell'Autore: nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza, indirizzo mail, recapito telefonico.
Nell'oggetto della mail si dovrà specificare “AG NOIR”.
L’invio dell’elaborato alla mail sopraindicata comporterà l’accettazione tacita di tutte le regole del presente bando.

ART.9 Gli elaborati pervenuti saranno valutati secondo i seguenti criteri:
Voto da 1 a 5: correttezza grammaticale
Voto da 1 a 5: scorrimento della trama
Voto da 1 a 5: originalità della trama

ART.10 Gli elaborati saranno valutati in forma anonima dalla Giuria il cui giudizio è insindacabile e inappellabile. I nominativi dei Giurati saranno resi noti alla data di proclamazione dei vincitori.
La giuria sarà composta da un giornalista, un editore, un responsabile di ufficio stampa, uno scrittore, un coordinatore di eventi culturali internazionali, due docenti.

ART.11 La cerimonia di premiazione avrà luogo nelle giornate del 1° Festival del Noir in Andora che si svolgerà nei giorni di sabato 4 luglio e domenica 5 luglio 2015.

ART.12 Gli autori dei racconti vincitori dovranno cedere gratuitamente i diritti per la pubblicazione e formalizzare la cessione dei diritti di commercializzazione con l'editore Cordero.

ART.13 In base alla vigente normativa sulla privacy, gli indirizzi e i dati personali dei partecipanti verranno utilizzati esclusivamente ai fini del “AG NOIR” e per l'eventuale pubblicazione dell'Antologia.

PER INFORMAZIONI:
CEContemporary - SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
348 9031514 - contact@cecontemporary.com