jueves, 14 de abril de 2016

Black and Blue: booktrailer



Un video di Andrea Carlo Cappi

E ora il romanzo è uscito. È in vendita in edizione cartacea su IBS e, presto o tardi, anche in ebook. Ed è accompagnato dalla miniserie di racconti settimanali leggibili gratuitamente online sul webmagazine Fronte del Blog, in cui vengono narrate le origini del protagonista. Senza dimenticare i video sul canale YouTube dell'autore, con le colonne sonore di Signor Wolf Funk Exp. Un lancio multimediale - che potete seguire comodamente anche da questo blog - per una nuova serie che da una parte si collega all'universo narrativo presente in molti romanzi e racconti di Andrea Carlo Cappi, ma dall'altra segue regole e linguaggi completamente diversi. In poche parole, anzi, in un hashtag: #blackisthenewnoir

sábado, 9 de abril de 2016

Lo scrittore che non era nei Panama Papers

Fotografia di Andrea Carlo Cappi

Sproloquio di Andrea Carlo Cappi

Una quindicina di anni fa, ospite al Courmayeur Noir in Festival, il brillante autore di (meritati) bestseller John Grisham espresse un'opinione che condividevo: il miglior film basato su un suo libro era The Rainmaker, che Francis Ford Coppola aveva tratto da L'uomo della pioggia. Purtroppo, aggiungeva lo scrittore, il film era uscito nella stessa settimana in cui era stato lanciato Titanic, la cui pesante campagna promozionale lo aveva oscurato. Ogni tanto capita.
Per esempio - anche se le cifre in gioco sono molto inferiori - il sette aprile ultimo scorso è uscito un romanzo cui tengo molto, come mi capita quando scrivo qualcosa di radicalmente diverso da quanto ho fatto prima. Non che non mi piacciano gli altri miei libri: se così fosse, non li avrei scritti, perché a mio avviso se un libro non piace all'autore, non piacerà neanche ai lettori che pagano per poterlo leggere. Ma Black and Blue rappresenta qualcosa di nettamente diverso dalla mia produzione precedente, così come nel 1997 Ladykill-Morte accidentale di una lady si differenziava dalla maggior parte delle storie che avevo scritto sino da allora e nel 2014 Danse Macabre - Le vampire di Praga si distaccava nettamente dalla mia produzione principale.
Quando scrivo un libro, da qualche anno a questa parte, grazie ai social network faccio quello che in altri tempi avrebbe potuto fare l'editore: una campagna pubblicitaria. Scatto fotografie, realizzo video (attività in cui per anni mi ha aiutato l'amico scrittore-videomaker Francesco G. Lugli) e mi invento slogan. Poi inondo Internet di messaggi promozionali che cerco di rendere sempre curiosi e divertenti. È un lavoro che si sovrappone al lavoro, per rimediare al problema di base: l'invisibilità imposta alla maggiore parte dei veri libri di veri scrittori, includendo, sia chiaro, nella categoria i narratori che puntano all'intrattenimento. Ma l'intrattenimento destinato a un pubblico intelligente ha l'obbligo di essere a sua volta intelligente, quindi spesso è visto con estremo sospetto.
Al lancio il sette aprile 2016 di Black and Blue - figlio di un progetto cominciato tre anni fa - mi sono dedicato per cinque mesi. Mi sono occupato di persona di molti elementi: dato che sono, marginalmente, un fotografo, ho scattato la foto di copertina, cercando di immaginare cos'avrebbe fatto Helmut Newton se avesse dovuto illustrare un romanzo pulp; visto che sono stato uno dei primi a sostenere l'uso del booktrailer in Italia (partecipai a un convegno in proposito allo IED di Milano una decina di anni fa) ho realizzato diversi videoclip musicali con la colonna sonora di Signor Wolf Funk Exp, straordinaria band con cui ho avuto il piacere di collaborare; poiché da più di sei anni propongo quasi ogni settimana un mio racconto online gratis ai miei lettori, ho ideato una miniserie partita il sette aprile sul webmagazine Fronte del Blog, Insomma, un sacco di lavoro, fatto con passione, arrivando alla splendida serata al Balubà di Milano, sempre il sette aprile, con i colleghi Andrea G. Pinketts, Stefano Di Marino e Paolo Sciortino, in cui ho venduto tutte le copie disponibili, cominciando ancora prima della presentazione. Ormai, per promuovere il libro, mi mancano giusto i "rollinz" e le action figures dei personaggi.
Non avevo previsto però che lo stesso giorno, il sette aprile, uscisse anche il libro autobiografico firmato dal figlio di un boss, con tanto di apparizione televisiva in un programma di massimo ascolto, preceduta da una lunga polemica sull'opportunità o meno di mandarla in onda. Premetto che, essendo contro la censura, non sono contrario a priori né alla pubblicazione del libro né all'intervista in tv. Condivido pienamente l'opinione di un giornalista di grandissimo impegno e serietà come Edoardo Montolli in un suo articolo su Fronte del Blog e non solo perché siamo amici e lavoriamo insieme da quasi vent'anni. Di libri di mafiosi e figli di mafiosi di tutto il mondo ne sono stati pubblicati molti e alcuni sono testi fondamentali per conoscere retroscena, anche se bisogna sempre filtrare il punto di vista degli autori. Detto questo, non sento il bisogno impellente di leggere questo libro o assistere all'intervista, perché temo non siano illuminanti sulle questioni che importano davvero, ma potrei persino sbagliarmi.
Piuttosto, ciò che mi dà fastidio, è l'operazione commerciale che c'è dietro.
Primo, per un fatto personale: l'editore del libro in questione è lo stesso che due anni fa ha pubblicato il mio Le vampire di Praga, annunciandolo come il primo di una trilogia; non ho ancora potuto scrivere i volumi successivi e temo che il motivo sia che ho fatto presente all'editore le necessità retributive del proseguimento della collaborazione.
Secondo, perché l'editore non mi ha mandato da Bruno Vespa, ma da questo punto di vista lo posso anche capire: io non sono figlio di vampiri. Be', non sono neanche figlio di agenti segreti, ma per Le grandi spie Augias mi ha invitato lo stesso nel suo programma.
Terzo: perché lo "scandalo" dell'intervista serve a fare più pubblicità a un libro di quanto possa farne io per il mio. In un certo senso anche i librai che espongono il cartello in cui dicono che nel loro negozio non si tiene quel libro - alcuni, suppongo, come autentico atto di coraggio e impegno civile, altri forse solo per moda - contribuiscono a loro modo a reclamizzare un libro che si può comprare da un'altra parte.
Ma allora, quando ho scritto libri che raccontavano retroscena di questioni di enorme importanza (omicidi politici, guerre, terrorismo...) librai o edicolanti avrebbero dovuto esporre, con lo stesso impegno, un cartello che diceva che loro vendevano il mio libro. Ma non sapevano neanche di venderli (quelli che li vendevano). Perché la tattica migliore per far tacere un libro scomodo e evitare che si sappia in giro che esiste.
Ora però vorrei rivendicare il diritto degli autori veri di libri veri a far sapere che esistono. Anche perché a volte i nostri libri - scritti con passione e cognizione di causa - sono la nostra fonte di sostentamento. E, se continuate a correre dietro ai fenomeni da baraccone televisivo del momento, rischiamo di morire di fame. Di sicuro, non troverete i nostri nomi nei Panama Papers.


miércoles, 6 de abril de 2016

Arriva Black and Blue!


Messaggio promozionale

#blackisthenewnoir

Acquista il romanzo di Andrea Carlo Cappi Black and Blue (Cordero Editore) su IBS
o presso commerciale@corderoeditore.com

Scopri l'evento su Facebook: giovedì 7 aprile alle 21.30 al Balubà di Milano (via Carlo Foldi 1 - piazza S. Maria del Suffragio, ingresso libero), con Andrea Carlo Cappi presentato da Andrea G. Pinketts e Stefano Di Marino 

Segui la miniserie dal 7 aprile su Fronte del Blog
e alla pagina Facebook Il racconto del venerdì di A.C.Cappi 

Leggi l'articolo nel blog


Guarda il videoclip n.4


Guarda il videoclip n.3 


Guarda il videoclip n.2 


Guarda il videoclip n.1 


martes, 5 de abril de 2016

Venticinque anni in nero



Appunti e video di Andrea Carlo Cappi


Questa primavera compio venticinque anni. Come scrittore. In effetti, quando ne avevo sul serio venticinque, ero solo un aspirante scrittore. Poi, a ventisei e mezzo mi venne offerto per la prima volta di farlo a livello professionale ed è da quel momento che comincio il conteggio della mia attività. Anche se era da quando avevo sei anni che volevo diventare uno scrittore (di gialli) e dall'età di tredici che avevo cominciato a raccogliere un archivio di ritagli su crimini, intrighi internazionali e storie di spionaggio, una parte del quale sarebbe sfociata nel 2010 nel volume Le grandi spie. E anche se già a fine anni Ottanta un mio romanzo era andato in lettura a Segretissimo Mondadori ma - giustamente, con il senno di poi - non era arrivato alla pubblicazione; aveva lasciato però un buon ricordo in uno di coloro che lo avevano letto e di cui poi sarei diventato collega, lo scrittore Stefano Di Marino.
Fu nel 1991 che imparai una cosa fondamentale: scrivere pensando a un pubblico anziché al cassetto fa scattare un meccanismo interessantissimo, un senso di responsabilità che permette di giudicare quello che si scrive con la stessa severità con cui si valuta un testo scritto da altri. Una tecnica che applico sempre a me stesso. Con questo, non è che si possa piacere a tutti, ma di solito si riesce a non deludere i propri lettori.
E fu nel 1991 che, ripercorrendo appunti e racconti scritti nel passato, trovai un bagaglio di trame e persino colpi di scena che nemmeno ricordavo di avere concepito. Lo stile delle mie storielle giovanili lasciava a desiderare, ma le trovate riuscivano a sorprendermi. Così, tra idee vecchie e nuove, si consolidarono vari universi narrativi. Tra cui quello più esteso, che oggi i lettori chiamano Kverse e che comprende le storie con Carlo Medina, Mercedes "Nightshade" Contreras e Rosa "Sickrose" Kerr, ma anche racconti e progetti narrativi con altri personaggi.
Uno di questi si fa chiamare Black e non dovrebbe essere passato inosservato a chi ha letto il romanzo Agente Nightshade - Bersaglio ISIS, pubblicato in Segretissimo sotto lo pseudonimo François Torrent nel settembre 2015. Lui in realtà è stato concepito la prima volta nel 1979, quando volevo a tutti i costi un personaggio che assomigliasse a Shaft il detective. Ed è rinato tre anni fa in un racconto scritto a seguito di un'ispirazione improvvisa. Era un po' diverso e molto più evoluto e complesso, rispetto alla sua versione originaria. Sembrava piuttosto interessante.
Così in questi ultimi tre anni ho continuato a lavorare su di lui, fino a scoprire tutta la sua storia, che potrete conoscere attraverso Black, una miniserie di racconti che avrà inizio giovedì 7 aprile sul webmagazine Fronte del Blog e sarà un appuntamento settimanale per tre mesi, e nel primo romanzo interamente dedicato a lui, Black and Blue, pubblicato ora da Cordero Editore. Non dico che sia il più bel libro che io abbia mai scritto, ma posso affermare di averci dedicato tempo, energie e sentimenti, al ritmo delle musiche di Signor Wolf Funk Exp che ora fanno da colonna sonora ai video promozionali. Dopo venticinque anni, volevo ancora una volta proporre ai miei lettori qualcosa di diverso. Buon divertimento, spero.
A cominciare dall'appuntamento a Milano il 7 aprile alle 21.30 al Balubà (via Carlo Foldi 1, vicino a piazza S. Maria del Suffragio) che aprirà appositamente per la serata in cui Andrea G. Pinketts e Stefano Di Marino presenteranno Black and Blue.


lunes, 4 de abril de 2016

Appuntamenti inattesi a Milano


A grande richiesta, in una sola settimana ben due incontri letterari a Milano con la collaudata coppia Pinketts & Cappi, prima di un'interruzione che si protrarrà per varie settimane... quindi vi consigliamo di cogliere al volo l'occasione.
Martedì 5 aprile alle 21.30, alla Libreria Verso (corso di Porta Ticinese 40) i due e l'autore Giuseppe Foderaro - ritratti nella locandina da Angela Varani - presentano il romanzo Latex e biscotti (Giraldi Editore) di cui abbiamo già parlato qualche giorno fa: leggi la recensione.



Giovedì 7 aprile alle 21.30 un'altra sorpresa: il Balubà Café Restaurant, che avevamo dato ormai per chiuso con la serata su Alda Merini del 3 marzo, si rifiuta di abbassare definitivamente la saracinesca e apre per una nuova "ultima serata". Ci auguriamo che possa essere il preludio a un ritorno in attività... ma per ora accontentiamoci di questa occasione. Stavolta Andrea Carlo Cappi è in veste di scrittore e a presentare il suo nuovo romanzo Black and Blue (Cordero Editore) sono Andrea G. Pinketts e Stefano Di Marino. L'incontro è dunque nell'accogliente cripta del Balubà, in via Carlo Foldi 1 (a un passo da piazza S. Maria del Suffragio, corso XXII marzo).