sábado, 27 de diciembre de 2025

Maccheroncini al barolo saltati in padella, all'essenza di chiodi di garofano


Ricetta di Fabio Viganò

La maggior parte di Voi penso creda che cucinare della pasta sia un qualcosa di banale, facile, oltremodo scontato. Qui casca l'asino, consntitemi l'azzardo lessicale. Cucinare è un'arte che ha le sue regole e i suoi dogmi, nonché i segreti che gli chef di tutto il mondo amano portare nella tomba. Sennò, che segreti sarebbero?
Ma la cottura della pasta - in particolare del maccheroncini - impone il rigore della pasta "al dente", per conseguire un connubio affascinante e intrigante con uno dei migliori vini italiani, corposo e saporito, dal retrogusto deciso, che ben si sposa con cacciagione e carni rosse, sanguigne. Stiamo, inutile dirlo, parlando del barolo, uno dei migliori prodotti italiani, ricco non solo di gusto ma anche di tannino, che fa bene al cuore e - perché no? - lo riscalda persino.
Il maccheroncino, una volta cotto "al dente", dovrà essere saltato in padella con un poco di scalogno e pancetta affumicata. Sarà giusto il tempo di un sospiro, una scottatura; quello necessario per ricavare l'essenza dai chiodi di garofano, utilizzando l'apposito famoso martelletto. Non dovrete perdere un istante. Appena l'essenza sarà fuoriuscita dai chiodi di garofano, ne bagnerete i maccheroncini, che a questo punto verranno anche esaltati da un paio di bicchieri di barolo.
Il gusto ricco dell'essenza di chiodi di garofano, frammista al barolo e al soffritto, sarà un'esperienza unica, anzi irripetibile. Nessuno di Voi ha mai assaggiato tale prelibatezza. Lo scalogno, poi, fa figo. Parola di chef. Non mi resta quindi che augurarVi buon appetito e buon anno!
 
(Immagine realizzata - a differenza della ricetta - mediante AI)

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