viernes, 13 de diciembre de 2019

Jacono 90: una mostra in giallo



Jacono 90, Il Maestro del Giallo, dal 14 dicembre al 12 gennaio 2020 al Wow Spazio Fumetto-Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata (viale Campania, 12, Milano; Info: 02 49524744/45. Ingresso libero. Orario: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00. Lunedì chiuso.)

Inaugurazione sabato 14 dicembre alle ore 16.00, con
Maria Grazia Jacono, curatrice dell'Archivio Jacono,
Franco Forte, direttore editoriale de Il Giallo Mondadori,
Andrea Carlo Cappi, scrittore e ideatore dell’Archivio Jacono.

Segue una nuova presentazione del volume Delitti alla Milanese-Il nuovo Artusi dell'omicidio, edito da Excalibur, a cura di Gian Luca Margheriti, con racconti gialli milanesi illustrati da Carlo Jacono.



In occasione dei novant’anni dalla nascita di Carlo Jacono, WOW Spazio Fumetto espone una selezione di suggestive illustrazioni di questo talentuoso artista di fama internazionale, all’interno di una mostra che celebra l’estro dell’Uomo del Cerchio, proponendo un percorso espositivo inedito dedicato alle copertine più suggestive prodotte per Il Giallo Mondadori. Iniziato nell’inverno del 1951 a partire dal numero 108, il sodalizio tra il copertinista e l’illustre collana di libri prosegue fino al 1986 contando più di 3.000 titoli.

Alla mostra e alle tavole originali in esposizione è abbinato un concorso letterario.
Grazie alla collaborazione dell'Archivio Jacono, che si occupa di gestire e conservare la memoria dell'artista, saranno esposte 90 tavole originali, tante quanto gli anni che avrebbe compito lo scorso marzo, realizzate a partire dal 1952 e utilizzate come copertine per racconti, romanzi e fumetti. In questa esposizione sono stati privilegiati i gialli ma non mancano Segretissimo e le tante altre testate che si sono avvalse della perizia artistica di Jacono.

In mostra anche la prima e l'ultima copertina realizzata dall'artista per Il Giallo e per Segretissimo ma anche le prime copertine per la Serie Nera de Il Giallo e anche alcune copertine di gialli ambientati a Milano.


Fuori Wow-Brividi in osteria. In occasione della mostra Jacono 90, presso l'Hosteria di Porta Tosa in via Maestri Campionesi 22, Milano, si terrà una mostra di originali di Jacono dedicati al rapporto tra il giallo e alla cucina: 12 tavole utilizzate per illustrare i libri Delitti alla Milanese-Il nuovo Artusi dell'omicidio, e Brividi in cucina, un ricettario di piatti tratti dai gialli “più gustosi”. 


Carlo Jacono nasce a Milano nel 1929: nell'anno nero della Strage di San Valentino e del crollo di Wall Street. Ma il 1929 è anche un anno giallo: in quel 1929, infatti, Simenon inventa il suo Maigret e Hergè il suo Tintin ma, soprattutto, Mondadori lancia in edicola i suoi Libri Gialli. E, proprio questa collana, divenuta Il Giallo Mondadori nel dopoguerra, darà a Jacono l'opportunità di mettere in scena il suo talento pittorico. Appena uscito da Brera, infatti, sarà ingaggiato da Alberto Tedeschi, lo storico direttore/traduttore/curatore de Il Giallo Mondadori, per illustrarne le copertine.
I Gialli erano caratterizzati fin dalla loro nascita da una copertina giallo canarino che includeva al centro un cerchio rosso (inizialmente un esagono rosso) che contornava l'illustrazione di copertina. A Jacono però quel cerchio sta stretto e ottiene da Tedeschi il permesso di poterlo ridurre. Wd ecco che, prepotentemente, i suoi disegni esplodono sulla copertina uscendo dal cerchio, che spesso rimane solo un accenno ridotto a un quarto della sua effettiva dimensione, per invadere il “giallo”. 
Opera di un maestro della prospettiva e del colore, i suoi disegni, una volta stampati, si trasformano in una porta su altri mondi: mondi criminali, mondi esotici ed erotici, mondi dove l'avventura regna sovrana. Le sue immagini incuriosiscono e spingono all'acquisto: non a caso per celebrare i novant'anni di vita della collana mondadoriana, nel 2019 sono state scelte dodici copertine classiche di Jacono per altrettanti romanzi de I classici del giallo. Il risultato: un ottimo successo di vendite.
Come tutti gli illustratori (seriali) Jacono non ha tempo di leggere i romanzi che deve illustrare, così riceve dai traduttori o dallo stesso Tedeschi brevi riassunti, nei quali gli vengono indicati la trama del libro e  possibili linee guida. Tuttavia, Jacono difficilmente le segue: preferisce fare di testa sua e seguire il proprio istinto; eppure chi acquisterà quel volume, stimolato e incuriosito dal suo lavoro, ritroverà sempre nella copertina tutti gli elementi caratterizzanti il romanzo appena letto. 
Il suo tratto è decisamente unico e in continua evoluzione: nelle sue copertine realizzate per Il Giallo alla fine degli anni '50 si respira l'aria fumosa delle ambientazione noir e dei romanzi di Fleming; negli anni '60 compare, specie sulle copertine di Segretissimo, la seduzione del pop e della Swingin' London, ma anche la suggestione del cinema. Gli anni '70 sono il periodo dei collage e spesso le sue copertine sono un mix di ritagli di giornali e colore steso con il pennello.
Jacono, a partire dall'inizio degli anni '50, collabora stabilmente con Mondadori e interviene su quasi tutte le testate della narrativa periodica da edicola della casa editrice: oltre a Il Giallo Mondadori, I Capolavori dei Gialli e I Classici del Giallo, così come molte copertine di Urania e tutte le illustrazioni interne dei primi 240 numeri. Sarà poi chiamato a realizzare le copertine di Segretissimo e lo farà per quasi 35 anni.
Sicuramente le storie di spionaggio gli sono più congeniali: non dobbiamo dimenticare che è stato il primo italiano a dare un volto a James Bond. È stato lui infatti a realizzare, tra le varie copertine (spesso non firmate) dei Gialli Garzanti, anche quelle dei romanzi di Fleming pubblicati nei primi anni '60. 
Grazie a Segretissimo, con le sue storie esotiche, ricche di bellissime spy girl, seducenti e mortali, Jacono mette in mostra la sua passione per l'erotismo, che lo porta a illustrare anche molte copertine dei fumetti sexy tanto in voga negli anni '70. Firmerà, per esempio, ben 240 copertine degli albi di Goldrake, agente alla James Bond con il volto di Jean Paul Belmondo creato da Renzo Barbieri e Sandro Angiolini.
Pur non amando i fumetti, non rifiuta mai un sfida ed ecco che le sue copertine “promuovono” Jacula e Jungla ma anche Walalla, l'indiana bionda scritta da Mario Gomboli, e persino Messalina. Le sue donne sono sempre sensuali, anche quando devono accompagnare racconti romantici pubblicati da Confidenze o Grand Hotel. Jacono ama molto l'azione e le sue copertine hanno sempre un taglio cinematografico. Ha una passione per l'Ovest americano e il western: i suoi primi lavori in questo campo appaiono sulla rivista True West, pubblicata nel 1958 da Tristano Torelli, che propone le storie vere del vero West. Da allora non mancheranno mai nelle edicole: sue sono le copertine di Dust, pubblicato dalla casa editrice Dardo, degli albi western dell'Intrepido, di molte testate tedesche e dei romanzi di Louis Lamour pubblicati negli Oscar Mondadori.
Un altro genere attraversato da Jacono è quello bellico: a partire dagli anni '60 collabora con lo Studio Creazioni D'Ami che lo fa conoscere alla Fleetway. La casa editrice inglese lo coinvolge prima nella creazione delle copertine per gli albi de L'artiglio d'acciaio e poi dei suoi albi di guerra. Da quel momento, per quasi una ventina, d'anni collaborerà con testate inglesi, da Commando a Battle, per la realizzazione di spettacolari duelli aerei e aereo-navali. Tutte questee copertine e altre, per un totale di oltre 300, saranno pubblicate anche in Italia da testate come RAF, U.S. Navy, U.S. Army, Marines e via guerreggiando.
Tuttavia, sotto sotto, Jacono era un pittore prestato all'illustrazione: negli anno '70, infatti, riprende a dipingere con ottimi successi di “pubblico e di critica”. Tra i suoi soggetti preferiti ci sono, potremmo dire ovviamente, i nudi femminili, ma anche splendidi paesaggi marini solcati da grandi velieri e soprattutto una serie di spettacolari guerrieri rinascimentali. Che, quasi a voler chiudere un cerchio, ci riportano alle sue molte illustrazioni fantasy realizzate per i mercati del nord Europa e alle tante favole o illustrazioni storiche realizzate per riviste come Atlante.
Jacono era un artista veloce nella realizzazione dei suoi lavori e questo gli ha permesso di realizzare, in quasi 50 anni di lavoro, oltre seimila copertine e illustrazioni. Negli anni, al contrario di molti altri artisti, Jacono ha certato di rientrare in possesso dei suoi originali e ora gran parte di questi sono conservati, grazie al lavoro di Grazia Jacono e del figlio Andrea, nell'Archivio Jacono e sempre più spesso tornano a nuova vita con la loro pubblicazione su riviste e libri. 

L'ispettore Callaghan in una copertina di Carlo Jacono

Carlo Jacono (17 marzo 1929 – 7 giugno 2000) è indubbiamente l’illustratore che più di tutti ha contribuito a rendere iconiche le copertine de Il Giallo Mondadori. Formatosi all’Accademia delle Belle Arti di Brera, inizia la sua carriera artistica come pittore. Convinto da uno studio pubblicitario muove i primi passi da copertinista «per caso e per necessità» realizzando layout di progetti grafici e illustrazioni per manifesti e campagne stampa.
Dopo una breve collaborazione per la produzione delle copertine della testata a fumetti La vispa Teresa, nell’inverno del 1950 riceve da Alberto Tedeschi l’incarico di illustrare le copertine de Il Giallo Mondadori, storica collana iniziata nel giugno del 1929, il cui enorme successo ha portato il colore delle sue copertine a designare per antonomasia il genere letterario poliziesco. Il primo volume illustrato da Carlo Jacono è il 108 del 1951, il sodalizio continua fino al 1986 per oltre 3.000 titoli.
La sua carriera prosegue poi come illustratore di copertine di Urania, testata di fantascienza per cui cura anche alcune illustrazioni interne in bianco e nero.
Sempre per Arnoldo Mondadori Editore illustra dal 1960 al 1990 le copertine della collana settimanale di spionaggio Segretissimo. Elemento importante in questi lavori è la rappresentazione della donna: «la donna era d’obbligo in primo piano, con sullo sfondo un’azione della vicenda». Per la stessa casa editrice lavora anche alle copertine de I Classici del Giallo, Cerchiorosso e I Libri dell’avventura
Negli anni Sessanta cura per le Edizioni del Gabbiano di Roma le copertine della collana Emilio Salgari, dedicata all’omonimo scrittore. Durante gli anni Settanta è impegnato a organizzare mostre personali di quadri dedicati alla parallela carriera pittorica apprezzata in Italia e all’estero.
Collabora poi con la produzione di 40 carte da gioco per la multinazionale Dupont e negli anni Ottanta illustra altre prestigiose riviste, tra cui Sorrisi e canzoni, la storica Domenica del Corriere, L’Europe e Sette, magazine allegato al Corriere della Sera. 
I suoi lavori appaiono anche nei libri Club degli Editori, di Euroclub e di Selezione del Reader’s Digest, su Grazia, Grand Hotel e Confidenze.
Oltre alle case editrici italiane ha collaborato con periodici inglesi, svedesi, norvegesi e statunitensi. In Giappone ha illustrato un libro di fiabe occidentali e una biografia di Richard Wagner.
Grazie al suo sconfinato talento nel 1970 vince il Premio Illustrazione. Altro importante traguardo è la vittoria del premio Amici del Quadrato per la Pittura (1974). Ha inoltre partecipato attivamente alle rassegne del giallo, della fantascienza e del fumetto, tra cui il Mystfest di Cattolica, Treviso Comics e la Mostra internazionale dei film di fantascienza di Roma.

Ufficio stampa WOW Spazio Fumetto
Enrico Ercole – 349/5422273

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