Riflessioni di un celebre scrittore ignoto di Andrea Carlo Cappi
Come dicevo nel primissimo post di questa rubrica, per chi scrive il tempo assume diverse connotazioni. C'è il tempo dedicato alla scrittura, che può essere intervallato da altri impegni di lavoro o eroso dalla lotta contro la Assassini SpA di turno (per questa, negli ultimi due mesi, ho perso il 25% delle mie giornate lavorative). C'è l'arco temporale della storia, che può coincidere oppure no con il tempo impiegato per raccontarla: ho scritto in un mese romanzi che si svolgono in pochi giorni o in qualche anno; ma, una volta, in sei settimane una storia che si sviluppava esattamente in sei settimane. Poi c'è il singolare rapporto (caro a Thomas Mann) tra il tempo in cui si scrive (e si vive) e il tempo di cui si scrive, cioè quello in cui è ambientata la narrazione.
Alcune delle mie spy story - che si svolgono in un mondo simile a quello reale e spesso ne riprendono gli eventi - sono scritte negli stessi giorni in cui sono ambientate. Per i romanzi con Diabolik & Eva Kant mi muovo in un'epoca ideale tra fine anni Sessanta e inizio Settanta; per quelli con Martin Mystère mi inserisco in diversi punti della sua biografia fittizia, ma preferibilmente negli anni Ottanta. Una mia caratteristica ricorrente - per il "detective dell'impossibile" ma anche per lo spionaggio - è introdurre flashback in epoche precedenti, con episodi del passato che influenzano la trama principale. A volte poi mi dedico a veri e propri romanzi o racconti storici, anche qui ricollegandomi spesso a fatti reali. Se però la stesura di un romanzo può richiedermi solo alcune settimane, il lavoro di ideazione e documentazione che la precede può essere durato anni o addirittura decenni: per esempio, le storie che sto scrivendo per Spy Game sono frutto di un progetto che risale al 1991 e le radici del Kverse - il mio universo noir-spionistico - risalgono agli anni Settanta.
Forse però il contrasto più spiazzante è tra quando un libro viene scritto e quando è pubblicato o, in qualche occasione, ripubblicato. Anche qui può capitare di tutto. L'ultimo capitolo di quello che ho appena consegnato, Legione Ombra, si svolge il 14 aprile 2024 e il romanzo dovrebbe essere in edicola e in ebook da Segretissimo Mondadori già a inizio luglio 2024. In altre circostanze, tra la fine della stesura e la pubblicazione sono passati dai dodici ai quarantadue mesi; scrivendo un certo numero di storie ogni anno, alla sua uscita per me il libro è un'esperienza passata, per il pubblico una novità e, di riflesso una sorpresa se lo vedo accolto con particolare favore quando io già me n'ero quasi dimenticato.
Capita con il mio romanzo Il ponte sospeso, all'interno del volume C'era una volta un ponte edito da Palombi Editore, che è di per sé un libro molto particolare. Tutto nasce da un quadro del pittore Annibale Angelini del 1869, raffigurante una veduta di Roma con il Ponte de' Fiorentini, o "del Soldino": un panorama che oggi si può vedere solo in dipinti e fotografie d'epoca, perché il ponte in questione, costruito in ferro nel 1863 con una tecnica per allora innovativa, fu demolito nel 1941. Da qui, nelle menti di Stefano Lucchini e Giovanna Pimpinella, è scattata l'idea di ricostruirne la storia in un saggio - C'era una volta un ponte - che include contestualizzazione urbanistica, aneddoti curiosi e persino un fatto di sangue. Ma, nel corso delle ricerche iconografiche, è emersa anche una misteriosa cartolina su cui qualcuno scrisse a macchina un messaggio cifrato che si riferisce proprio al "ponte che non c'è più". Tutto ciò ha fatto scaturire una seconda idea: accompagnare al saggio un giallo storico imperniato sul Ponte del Soldino. E qui sono arrivato io.
Il titolo Il ponte sospeso non si riferisce solo alla tecnica di costruzione, ma alla natura stessa della vicenda, interamente ambientata a Roma e divisa in tre parti: ha inizio con un delitto nel 1864, prosegue vent'anni più tardi e trova soluzione solo nel 1964, dopo avere percorso un secolo di intrighi, misteri e scandali, molti dei quali ripresi pari pari dalla Storia. Nelle prime due parti a investigare è l'immaginario cardinale Giovanni Antonio Mora, consulente della polizia papale, mentre a tirare le somme nella terza è l'altrettanto immaginario giornalista Leo Bertani. Sicché nell'autunno 2022 ho "vissuto" per diverse settimane nella Roma del XIX secolo - dando anche una possibile spiegazione a un episodio enigmatico della vita di Leone XIII - per poi trasferirmi nel 1964, lo stesso anno della mia nascita, e decifrare infine il messaggio della cartolina misteriosa. Il volume con saggio e romanzo, corredato da illustrazioni a colori e in bianco e nero (inclusa la cartolina) è stato pubblicato nel novembre 2023, un anno dopo, da Palombi Editore.
E a questo punto si è verificato un ulteriore paradosso temporale: il volume era già esaurito quando sotto Natale hanno cominciato a uscirne recensioni e segnalazioni a valanga, in cui non solo si lodava il libro in tutto il suo complesso ("Un'affascinante ritratto della Città Eterna", Corriere della Sera), ma ne veniva anche apprezzata la parte narrativa ("Un romanzo che funziona come un orologio", Il Messaggero). Senonché i tempi tecnici per la ristampa hanno imposto una lunga attesa perché il volume tornasse disponibile, anche nelle librerie online: potete scegliere tra Amazon, Feltrinelli, Hoepli, IBS, Libraccio, Libreria Universitaria, Mondadori Store, Unilibro. Ciò però è avvenuto in un periodo in cui non avevo neanche un minuto per scrivere due righe in proposito. Ho cercato di rimediare ora.
Parlavo prima del tempo in cui un libro viene riproposto in una nuova edizione. Un romanzo che cito spesso è Programma Firebird, scritto (e ambientato) nell'estate 2013, uscito in edicola e ebook nel dicembre di quell'anno sotto il mio pseudonimo "François Torrent" e ripubblicato con il mio vero nome a fine febbraio 2024 da Oakmond Publishing nella collana dedicata al ciclo del Kverse. Si tratta, presumo, del primo romanzo al mondo in cui si parli dell'ISIS, ossia dello Stato Islamico, nel quale mi ero imbattuto durante le mie ricerche quando ancora pochi ne conoscevano l'esistenza: i più la scoprirono solo nel gennaio 2015. I tre successivi romanzi del ciclo, di prossima ripubblicazione, avrebbero affrontato ulteriormente l'argomento. Purtroppo l'ISIS è tornata a fare notizia nel marzo 2024, poche settimane dopo l'uscita della riedizione di Programma Firebird.
D'altra parte, come dicevo all'inizio, spesso nelle mie spy story faccio coincidere il tempo in cui scrivo con quello di cui scrivo, senza escludere l'inserimento di flashback in un passato più o meno lontano, unendo dunque una componente fantapolitica a una "storica" e una "di cronaca". Nel romanzo che potrete trovare in edicola e ebook da Segretissimo Mondadori nel luglio 2024, ho usato proprio questa commistione. La parte di Storia deriva da un saggio di Manuel Aguilera Povedano intitolato Un'occasione d'oro per Mussolini, che ho recensito due mesi fa e di cui ho avuto modo di discutere di persona con l'autore. Quindi in Legione Ombra, che si svolge nell'arco di due anni dall'aprile 2022 all'aprile 2024, si assiste anche a una versione romanzata di eventi reali accaduti tra il 1936 e il 1945, che spero richiami l'attenzione sulle sconcertanti rivelazioni del libro di Aguilera Povedano.
Vi confesso però una cosa. Quando si scrive un romanzo di ambientazione interamente storica, si possono dare spiegazioni fantasiose a episodi reali, purché compatibili con quanto accaduto, ma almeno a grandi linee i fatti del passato sono noti. Quando invece per un mio romanzo "di attualità" valuto uno scenario di eventi possibili a breve termine, sono molto preoccupato finché non scade la finestra temporale in cui si possono verificare. Non sempre i pericoli che paventavo si sono concretizzati, nondimeno in Bersaglio Isis, uscito nel settembre 2015, vedevo il rischio di nuovi attentati, che hanno avuto luogo nel novembre di quell'anno: in Sicaria, completato nel novembre 2020, ipotizzavo un tentativo di guerra civile negli USA e infatti nel gennaio 2021 ebbe luogo l'attacco al Campidoglio; il libro uscì in marzo. Quindi oggi, 17 aprile 2024, in un'epoca già preoccupante di per sé, non sono tranquillo riguardo ad alcuni scenari che considero in Legione Ombra. Ma auspico che siano solo fantapolitica.
Continua...
Andrea Carlo Cappi (Milano, 1964) ha esordito sulle pagine de Il Giallo Mondadori nel 1993. Da allora ha pubblicato oltre una sessantina di titoli tra romanzi, raccolte di racconti e saggi, presso alcune delle maggiori case editrici italiane e qualcuna delle peggiori. Editor, traduttore, consulente editoriale, all'occorrenza è anche sceneggiatore, fotografo, illustratore, copywriter (di se stesso) e videomaker. È direttore artistico del Premio Torre Crawford. Membro di IAMTW e World SF Italia, vincitore del Premio Italia 2018 (miglior romanzo fantasy), cura le riedizioni di Andrea G. Pinketts con l'associazione omonima e per Delos Digital la collana in ebook Spy Game.
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