Riflessioni di un celebre scrittore ignoto di Andrea Carlo Cappi
Come anticipavo dieci mesi fa in un articolo su Il Post, il 2025 ha visto passare, perlopiù inosservati, i trentennali di tre eventi storici per la narrativa mystery/crime/thriller italiana: tre capitoli fondamentali della Storia del giallo nel nostro paese. Per cominciare, nel maggio 1995 vedeva la luce in libreria da Stampa Alternativa il cofanetto Crimine/Milano giallo-nera, uno dei passaggi fondamentali nell'inserimento di questo tipo di letteratura nel contesto delle città italiane. Era frutto del concorso indetto tre anni prima dalla Scuola dei Duri - fondata da Andrea G. Pinketts sul modello della hardboiled school americana dell'era del pulp e del Gruppo 13 di Bologna - per selezionare racconti che rispecchiassero la Milano del dopo-Tangentopoli. Il giallo milanese aveva visto come esponenti Augusto De Angelis, Giorgio Scerbanenco e Renato Olivieri (qiest'ultimo testimone al battesimo della Scuola dei Duri) ma, se oggi se ne può continare a parlare come un fenomeno vivo ed esistente, lo si deve a questo progetto. Purtroppo Pinketts non è stato fisicamente tra noi per celebrare l'anniversario.
In quegli stessi giorni del 1995, da Segretissimo Mondadori usciva in edicola Raid a Kourou, il primo romanzo del ciclo Il Professionista di Stefano Di Marino, che - data l'esterofilia del pubblico italiano per la narrativa di spionaggio di respiro internazionale - dovette riprendere lo pseudonimo Stephen Gunn, già usato per la stessa ragione in due suoi romanzi precedenti in libreria. Raid a Kourou fu il primo degli oltre cento episodi di questa serie scritti e pubblicati dall'autore (circa metà della sua immensa produzione), che ne fanno di gran lunga la più grande saga di narrativa thriller di un autore italiano. Neanche Stefano Di Marino è fisicamente tra noi, ma la scuola italiana della spy story lo ha ricordato lo scorso maggio con l'antologia I Professionisti (curata da Alessandro Cirillo e da me), mentre Segretissimo Mondadori ha appena pubblicato in edicola e ebook un volume speciale de Il Professionista Story che celebra il trentennale (qui sotto la copertina).
In quegli anni stava finalmente cominciando ad affermarsi, seppure con fatica, una narrativa mystery e poliziesca di produzione italiana che in realtà esisteva da quando era nato Il Giallo Mondadori, nel 1929; ma il pubblico, anche qui sommamente esterofilo, ancora dubitava delle capacità italica di scrivere di crimini e delitti. E questo nonostante da tempo la collana che aveva dato un nome al genere stesse proponendo romanzi e racconti italiani di alto livello. Mancava solo un piccolo passo, un'ultima bandierina da piantare perché la gente prendesse coscienza del fenomeno in atto: un'antologia de Il Giallo Mondadori di soli racconti italiani. Dal 1929 al 1995, non ce n'era mai stata una.
L'idea venne a me, Andrea Carlo Cappi, e fui io a realizzarla. Nell'autunno 1994 ero stato incaricato dall'allora capo-redattore Lia Volpatti della revisione dei racconti stranieri e italiani nelle antologie stagionali del Giallo Mondadori, Inverno Giallo ed Estate Gialla, oltre che di scrivere io stesso un racconto per ogni volume: fu allora che apparve per la prima volta il mio personaggio di Carlo Medina. Nel frattempo era cambiata la gestione dei periodici Mondadori: Lia Volpatti e il direttore Gian Franco Orsi, che mi aveva reclutato come autore e collaboratore esterno nel 1993, erano appena andati in pensione. Il mio nuovo referente era Stefano Magagnoli, che conoscevo dai miei primi contatti con la casa editrice. Nel consegnargli il materiale per Estate Gialla 1995, lo informai che in quella raccolta la qualità di autrici e autori di casa nostra era molto superiore a quella dei colleghi esteri. "Sarebbe ora di fare un'antologia tutta italiana", dissi. Ce n'erano già state parecchie, naturalmente, ma mai nel Giallo Mondadori.
Magagnoli mi guardò. "Vuoi curarla tu?" chiese. E così feci, lavorando un po' da casa e un po' da una scrivania temporanea in redazione. Raccolsi materiale sufficiente non solo per l'antologia, ma anche per una nuova serie di racconti italiani da pubblicare nei mesi a seguire in appendice al Giallo, all'epoca ancora settimanale. L'uscita della prima antologia solo italiana della storica collana, Inverno Giallo 1996 (il marketing aveva deciso di datarla all'anno dopo) fu una notizia lanciata da quotidiani e riviste. Il volume (in apertura di questo articolo la copertina di Carlo Jacono) venne distribuito nel novembre 1995 e fu un bestseller travolgente. Mondadori dovette farne un secondo rifornimento alle edicole, che ne avevano esaurito le copie a tempo di record.
S'intende che, quando un trentenne riesce a fare qualcosa che nessuno aveva mai fatto prima, si tira addosso l'ira funesta di tutti coloro che non ci sono riusciti. Sicché, pur collaborando con la stessa redazione per la collana Segretissimo, fui virtualmente allontanato da Il Giallo Mondadori: non curai più alcuna antologia per la collana e non ci pubblicai nulla fino al 2009, quando per la raccolta Il mio vizio è una stanza chiusa curata da Stefano Di Marino scrissi un nuovo racconto con Carlo Medina. Il mio successo era stato punito, come spesso accade nelle grandi aziende di ogni genere. Tuttavia, dal novembre 1995, grazie ad Andrea Carlo Cappi, nessuno poteva più dire che non esistesse il giallo italiano.
Da allora però le antologie che ho curato - molte da solo, qualcuna a più mani - sono almeno una ventina; senza contare tutti i numeri di G-La Rivista del Giallo e di M-Rivista del Mistero usciti sotto la mia direzione editoriale tra il 1997 e il 2008, spesso vere e proprie antologie a tema. Non a caso, ora quest'ultima testata è rinata su Amazon da Ardita Edizioni come M-Rivista del Mistero presenta, sotto forma di collezione di antologie: dopo il già citato volume 1 dedicato alla spy story italiana, I Professionisti (qui sopra la copertina di Roberta Guardascione) è apparso in questi giorni il vol. 2, Dimensioni ignote, che tratta temi particolari della narrativa fantastica (qui sotto la copertina, sempre di Roberta Guardascione)
Ma quest'anno, insieme all'ideatore Mario Gazzola e alla co-progettista Roberta Guardascione (qui non solo illustratrice, ma anche al suo fortunato esordio come scrittrice), ho contribuito a realizzare l'antologia Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna, edita da Profondo Rosso (anche con variant cover) e basata sul libro che si vede nel film Profondo rosso di Dario Argento. Mentre sabato 6 dicembre 2025 alle 16.00 sarà presentata al Teatro Vittoria di Roma l'antologia annuale dei racconti finalisti del Premio Torre Crawford, Il palcoscenico del Fato, una raccolta tra fantascienza e fantasy (e un po' di distopia, dal momento che il termine è di moda) pubblicata da Giraldi Editore: la sesta, da me curata come editor oltre che come presidente della giuria, dopo le tre edite da Oakmond Publishing e le due da Torre Crawford APS, tutte reperibili su Amazon.
Nondimeno, la prima antologia non si scorda mai... o almeno non la scordo io e ne celebro con orgoglio il trentesimo anniversario.
Continua...
Andrea Carlo Cappi (Milano, 1964) ha esordito su Il Giallo Mondadori nel 1993. Da allora ha pubblicato oltre settanta titoli tra romanzi, raccolte e saggi. Editor, traduttore, consulente editoriale, sceneggiatore di fumetti e fiction radiofonica, fotografo, illustratore, copywriter e videomaker, dal 1994 scrive la saga thriller Kverse, che riunisce diverse serie tra spy story e noir: Medina, Nightshade, Sickrose, Black e Dark Duet. Come autore di narrativa tie-in ha lavorato su Martin Mystère (vincendo nel 2018 il Premio Italia per il miglior romanzo fantasy), Diabolik e Profondo rosso. Ha dato vita inoltre alle serie Cacciatore di libri, Stanislawsky e Danse macabre. Membro di IAMTW, World SF Italia e Associazione Andrea G. Pinketts, presiede la giuria del Premio Torre Crawford, di cui cura le antologie annuali; è membro delle giurie del Premio Di Marino-Segretissimo e del Premio Michele Serio; è direttore editoriale di M-Rivista del Mistero presenta (Ardita Edizioni) e della collana di spionaggio Spy Game-Storie della Guerra Fredda in ebook (Delos Digital).




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