Un video e due parole di Andrea Carlo Cappi
Ottant'anni fa, nell'estate in cui scoppiò la Guerra di Spagna, veniva ucciso il trentottenne poeta e drammaturgo Federico García Lorca. Il pubblico italiano (forse) lo ricorda soprattutto attraverso la celebre interpretazione di Arnoldo Foà del Lamento per la morte di Ignacio Sánchez Mejías ("Alle cinque della sera..."). Ma non solo García Lorca è considerato il più grande poeta spagnolo del XX secolo: la sua opera è tuttora vitale.
Non a caso uno dei film che contendono a Julieta di Almodóvar la possibilità di rappresentare la Spagna al prossimo premio Oscar per il miglior film straniero - La novia di Paula Ortiz - si ispira a Nozze di sangue, una delle opere più celebri di García Lorca. Senza contare che, legato com'era alla cultura dei gitani andalusi e del flamenco, a sua volta il poeta ha ispirato e continua a ispirare musicisti che ne hanno ripreso i testi per cantarli e suonarli.
Eppure, a ottant'anni dalla sua morte, ancora non si sa esattamente cosa sia accaduto a García Lorca quando fu arrestato dai franchisti il 19 agosto 1936, come sia stato ucciso... e dove si trovino i suoi resti.