viernes, 18 de marzo de 2016

Latex e biscotti in libreria



Recensione di Andrea Carlo Cappi

Torna con un nuovo romanzo Giuseppe Foderaro, di cui abbiamo parlato l'anno scorso a proposito di Anche gli angeli mangiano kebab. Ma questa volta non siamo nella Milano nera del detective assicurativo Sauro Badalamenti (qui nominato solo di sfuggita), non ci sono delitti né indagini e la morte è solo piccola. E deliziosa. Morte deliziosa è del resto il nome della pasticceria più esclusiva di Roma – a due passi da Castel Sant'Angelo – che Agnese Crosara ha battezzato con il nome della sua creazione più celebre. Rifornisce politici e prelati, crea status symbol culinari per l'alta borghesia, esplora sempre nuove frontiere del gusto fuori dalle convenzioni.
Il suo approccio alla pasticceria non è diverso da quello all'erotismo: senza freni o barriere. Perché, prima per pagarsi gli studi e ora per finanziare la sua attività imprenditoriale, Agnese è anche una raffinata mistress su commissione, con tanto di costume da Catwoman e frustino. E, lasciato il negozio, si trasferisce nella sua altra bottega, Lo specchio dei desideri, dove si presentano uomini e donne in cerca di umiliazione, espiazione e appagamento. Agnese è mistress per necessità ma anche per vocazione: il suo atteggiamento con i clienti dell'una e dell'altra attività è sempre più simile, così come è dominante il rapporto con gli allievi dei suoi corsi di pasticceria, perlopiù giovani viziati e perditempo tra i quali si nascondono solo pochi ma meritevoli possibili successori.

La relazione più ambigua è però quella con Jerome, ex bocconiano, fiscalista e socio, ma anche cliente e amante. Il rapporto tra loro dovrebbe essere quello tra padrona e schiavo, ma a insaputa di lei Jerome si umilia per vincere. Sicché alla lunga tra i due si crea una mutua dipendenza, che né lui né lei (ma forse soprattutto lei) vogliono ammettere essere amore. L'ansia di autocontrollo e indipendenza da parte di Agnese, la consuetudine all'apparenza da parte di Jerome sono i peggiori nemici di sentimenti che entrambi trovano troppo ingombranti. E, come in certe invenzioni gastronomiche di moda oggi, l'ossessione per l'estetica e l'esteriorità rischia di far passare in secondo piano la ricerca dei sapori più autentici.
Quale sarà il destino dei due protagonisti? Perpetuare all'infinito il gioco di ruoli oppure distruggere ciò che rifiutano di vedere? È il mistero da risolvere in questo romanzo erotico-filosofico, ironico e sentimentale, che rivela appieno l'altro lato di uno scrittore già di per sé imprevedibile.

Latex e biscotti di Giuseppe Foderaro (Giraldi Editore, 168 pagine, 11,50 euro).

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