lunes, 20 de agosto de 2018

Festa in Rosso a Verbania

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Promemoria di
Fabio Viganò

Nei prossimi giorni, il 25 e 26 agosto 2018, a Verbania ci sarà la Festa in Rosso del Partito Comunista Italiano. Si terrà a Trobaso, presso la Casa del Popolo. Sarà una grande festa, tra persone di buona volontà, al servizio dello Stato e della gente. Sarà una festa popolare, senza alcune distinzione di classe. Sarà una festa comunitaria, di unità d’intenti, di rispetto della Costituzione. Sarà, come si è sempre fatto, una festa nel riconoscimento della persona come essere umano. Sarà momento di riflessione e memoria storica.
Soprattutto occasione per ribadire concetti sacri, istituzionali, costituzionali, da tempo immemore volutamente dimenticati ma sempre validi e presenti nel libro più bello che mai fu edito, scritto a caro prezzo, con il sangue del popolo italiano ma anche a garanzia delle minoranze presenti in Italia. Sarà momento di cultura e di crescita comune.

"L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo,che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". L’Italia non riconosce e, giustamente persegue, "il lavoro in nero”, ovvero senza garanzie per la tutela della salute e del futuro. Il fatto poi che il popolo sia sovrano sancisce la capacità insita nella democrazia del popolo italiano: la scelta politica e la capacità giuridica del popolo,espressa nei tribunali. Infatti le sentenze sono pronunciate "in nome del popolo italiano".
Ora tutto questo potrebbe sembrare stucchevole, noioso e fuorviante dal contesto della festa. La Festa in Rosso, però, d’ampio respiro, vuole essere momento di ricordo, di crescita e di onestà intellettuale, e ribadire i concetti del Comunismo. In definitiva noi siamo l’Italia! Noi siamo l’Europa! Il nostro credo non ha confini perché è garanzia di giustizia, di legalità e di fratellanza con tutte le genti che abbiano intenti comuni.
Nell’articolo 4 della Costituzione si recita testualmente: "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società".
Noi quindi ci riconosciamo nel dovere di crescita della Nazione. Noi non distruggiamo, creiamo! Non abbiamo nulla a che spartire con gli stragisti, da piazza Fontana a Capaci, da via d’Amelio a via Palestro a via dei Georgofili... e ora Genova. Genova, ne sono certo,è tutti noi e tutti noi siamo Genova!
Non dimentichiamo: la tutela della salute pubblica è sancita dalla Costituzione. Il rispetto della Costituzione e della legge è garantito dal Parlamento e dal Consiglio Superiore della Magistratura, di cui il Presidente della Repubblica è a capo.

Nell’articolo 2 della Costituzione si parla dei diritti umani. Cito testualmente: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richieda l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Cosa significa? Semplicemente, che lo Stato garantisce i diritti umani in tutta la loro globalità, se ne assume la responsabilità a tutela del cittadino e invita alla solidarietà politica per il rispetto di tale norma. Ecco quindi che la Repubblica deve garantire il bene della collettività.
Ma, se avrete ancora dubbi, vi invito a recarvi sul lungolago di Intra, Verbania. C'è un monumento ai caduti che recita: "Perché la Patria viva, oggi si muore". Noi ci crediamo. Ci abbiamo sempre creduto. Aiutateci a ricostruire una nuova Italia. Venite alla Festa in Rosso. Ascolterete parole di speranza e di libertà da gente nata libera e che, costi quel che costi, forse cadrà, ma a testa alta e libera!

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